Lo ha deciso la Cassazione, che ha respinto la richiesta di spostare il procedimento in un’altra sede avanzata da uno dei tre indagati, il collaudatore statico dell’edificio, Leonardo Carulli.
Il tecnico sosteneva che nel capoluogo abruzzese non ci sarebbe la serenità necessaria per affrontare la causa per la troppa emotività ambientale.