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L’Aquila, Cgil e Uil preoccupati per il bando call center Inps

L’Aquila. Le sigle sindacali Slc-Fp Cgil e Uilcom dell’Aquila esprimono “preoccupazione” per il bando di gara Inps, in procinto di essere pubblicato, per l’assegnazione della commessa del contact center Inps-Inail-Equitalia dell’Aquila, nel quale “non è previsto la territorialità”.

Dopo l’incontro, a Roma, tra le segreterie nazionali dei sindacati e la direzione Acquisti dell’Inps Slc-Fp Cgil e Uilcom chiedono consorzio Lavorabile che ha sede all’Aquila, di “trasformare subito tutti i contratti delle cooperative e gli interinali in contratti nazionali delle telecomunicazioni”.


Pezzopane: ‘Salvaguardare posti del call center’

La senatrice Stefania Pezzopane e il consigliere regionale del Pd, Pierpaolo Pietrucci scrivono al presidente dell’Inps Tito Boeri per evidenziare che il prossimo bando per il contact center dell’Aquila mette a rischio decine di posti di lavoro.

“Lo scorso marzo – si legge nella lettera – le chiedemmo che il bando adesso in procinto di essere pubblicato accogliesse in pieno le norme di legge recentemente approvate: la clausola sociale specifica per i call center inserita nel nuovo codice degli appalti e l’esclusione delle spese per il personale dal meccanismo del massimo ribasso.

Misure da prevedere sia per il personale che opera in appalto sia per quello in subappalto.

Lei garantì attenzione all’applicazione delle norme. Torniamo a rivolgerci a lei per evidenziare che non possiamo permetterci che in un solo colpo vengano cancellati centinaia posti di lavoro. I parametri fissati dal bando in procinto in pubblicazione – continuano gli esponenti del Pd – non sono in linea con le disposizioni del decreto, visto che assegnano un valore maggiore del consentito all?offerta economica.

E’ vero che tale provvedimento entrerà in vigore solo il 20 maggio 2017 e quindi il bando, se pubblicato entro tale data, rispetterebbe la legge. Tuttavia il nostro è un richiamo alla correttezza e alla responsabilità:

il bando va emesso in linea con quei parametri perchè è assolutamente impensabile che un ente pubblico come l’Inps possa pubblicare un bando così importante, per un servizio che impiega oltre 2.200 persone (di cui 560 nella sola città  de L’Aquila), prima del 20 maggio e non in conformità con le linee guida imposte dal correttivo appalti, avvalendosi quindi di una brevissima finestra temporale pur di ottenere le condizioni meno favorevoli ai lavoratori impiegati.

Tutto ciò metterebbe infatti a rischio la tutela dei posti di lavoro, peraltro prevista dalla clausola sociale, dato che, come è spesso accaduto nel passato, la componente economica ha un peso molto significativo nella valutazione delle offerte”.