‘Restando sul tema appare sconcertante e paradossale la vicenda legata alle sede del Distretto Provinciale dell’Arta Abruzzo, in viale Nizza, che a seguito del sisma del 2009 ha subito danni con il conseguente trasferimento TEMPORANEO presso la struttura (ex stabilimento Ravit) di proprietà della società Ploven.Re con la corresponsione di un canone di locazione di 83.000 euro annui.
Va sottolineato che in favore dell’Arta Abruzzo è stata liquidata dall’assicurazione una somma di circa 1.300.000 euro a titolo di risarcimento del danno subito dal sisma. Inoltre, con delibera Cipe del 10 agosto 2016, è stato approvato il Piano Stralcio, con l’attribuzione alla stessa Arta di un finanziamento pari a 3.721.000 euro, finalizzato al ripristino dell’immobile in viale Nizza.
Va precisato che nella riunione di insediamento del nuovo direttore generale del 21 febbraio 2017, lo stesso aveva ribadito tra le priorità di mandato la ristrutturazione dell’immobile di viale Nizza, una posizione che come organizzazione sindacale abbiamo apprezzato e condiviso.
Una priorità però che rischia di venire meno a seguito degli incomprensibili ritardi finora riscontrati. Inoltre l’attuale sede provvisoria non corrisponde alle reali esigenze dell’Agenzia (criticità relative ai servizi, alle barriere architettoniche e all’ubicazione) con disagi per l’attività lavorativa del personale.
Siamo inoltre venuti a conoscenza che con delibera del 26 aprile 2017 è stato approvato un contratto tra la Asl di Pescara e l’Arta Abruzzo per la concessione in uso di un immobile a Pescara, con durata di 20 anni prorogabili e con una previsione di spesa pari a 600.000 euro per il risanamento e la ristrutturazione edilizia dell’immobile.
Visto quanto accade, questa organizzazione sindacale ha chiesto agli enti preposti la convocazione di un incontro urgente finalizzato alla soluzione del problema con il ripristino della sede nel centro storico della città, e in particolare in viale Nizza.
Tale trasferimento dovrà avvenire in tempi certi dato l’esborso di denaro pubblico per pagare il canone di affitto, nonostante la disponibilità dei fondi Cipe e della copertura assicurativa, somme utili alla ricostruzione dell’immobile danneggiato.
È evidente che eventuali ulteriori ritardi potrebbero comportare, oltre che un danno erariale, un grave danno per la collettività, il territorio e i lavoratori, anche con il rischio che alla sede aquilana vengano sottratte funzioni in favore di altre sedi nella Regione Abruzzo’, si legge in una nota congiunta firmata dal segretario Cgil L’Aquila Umberto Trasatti e il segretario Fp Cgil Francesco Marrelli.