Lo annuncia il dirigente scolastico dell’Istituto ‘Patini Liberatore’ di Castel di Sangro Cinzia D’Altorio, presidente dell’associazione di categoria per la provincia dell’Aquila.
“L’elenco delle azioni di protesta che questa associazione ha deciso di intraprendere sono le seguenti – afferma D’Altorio -: non compilare il portfolio per la valutazione dei dirigenti scolastici fino a quando non avremo gli strumenti adeguati per affrontarla; non operare la chiamata per competenze nel mese di agosto; non manifestare disponibilità ad assumere reggenze per il prossimo anno scolastico.
Governare un istituto rappresenta già di per sé una sfida complessa; non avanzare candidature per incarichi non obbligatori conferiti dall’amministrazione, rifiutandoli qualora se ne fosse investiti d’ufficio, e dimettersi dagli incarichi non obbligatori già rivestiti; non manifestare disponibilità a surrogare l’Avvocatura dello Stato per la difesa dell’amministrazione, nel primo grado di giudizio, davanti al giudice del lavoro;
non compilare il questionario scuola INVALSI in corrispondenza delle voci e dei dati rimasti invariati rispetto allo scorso anno e, parimenti, non inviare dati relativi a monitoraggi, ricognizioni e richieste che dovessero pervenire da ora in avanti se già in possesso dell’Amministrazione”.
Alla protesta ha aderito il 70% dei dirigenti aquilani.
“La protesta è partita con la sottoscrizione di una petizione come primo atto di mobilitazione della categoria – conclude D’Altorio – per contrastare il tentativo di depotenziare la funzione dirigenziale nella scuola e per chiedere ancora una volta con forza il riconoscimento economico che non può essere ulteriormente rimandato.
Il 25 maggio ci sarà il sit-in presso il MIUR e presso Montecitorio per ribadire le nostre ragioni. Noi Dirigenti della provincia saremo massicciamente presenti”.