L’Aquila. È stato depositato presso la Regione Abruzzo dalla società Gaia Srl. un progetto per la riattivazione di una cava a Coppito, località Colle dei Grilli, con annesso impianto di messa in riserva e recupero di rifiuti inerti, in un’area confinante con la Caserma della Guardia di Finanza.
Il progetto prevede uno scavo ulteriore di materiale lapideo per 72.000 mc e il contestuale insediamento di un impianto di recupero di inerti da demolizioni attraverso la frantumazione degli stessi, con una potenzialità annua di 102.000 tonnellate. Il materiale recuperato sarebbe riutilizzato per “ripristinare” la cava. Cioè sarebbe utilizzato in loco.
Il Forum H2O sta esaminando la documentazione depositata e ha già rilevato diverse incongruità tra i documenti disponibili, ad esempio per quanto riguarda il numero di viaggi di camion giornalieri (in un documento sono 50 ingressi, in un altro 70).
‘Inoltre forti dubbi vi sono sulla sostenibilità di un impianto del genere sia per la produzione di rumore che di polveri per le attività di triturazione degli inerti, lo scavo della cava e la movimentazione dei mezzi di cantiere e dei camion in entrata ed uscita, considerata la vicinanza della grande caserma (soli 95 metri dal primo edificio) e di altri immobili.
Inoltre dalla documentazione consultata non siamo riusciti a comprendere se, una volta completata la fase di escavo delle cava e di ripristino, l’impianto di recupero dei rifiuti continuerà a funzionare o meno.
Infine vogliamo sottolineare che ora ci sono 45 giorni per i cittadini e gli enti per proporre osservazioni e partecipare al procedimento (scadenza 12 giugno 2017).
Se passasse la proposta di Decreto sulla nuova VIA elaborata del Governo Gentiloni un progetto come questo non solo non avrebbe più la fase pubblica per la partecipazione ma vedrebbe il deposito del solo Studio Preliminare Ambientale, un documento molto generico che in questo caso è di 11 pagine compresa la copertina.
Scomparirebbero gli elaborati progettuali che invece oggi sono disponibili e consentono di scrivere comunicati come questo e le osservazioni. Insomma, se dovesse passare quel decreto saremmo al bavaglio sui progetti che riguardano il futuro dei territori.
Questa progetto è uno dei tanti esempi che potremmo portare sulla scelleratezza di quel provvedimento che fa sembrare il famigerato Decreto Sblocca Italia cosa da educande.
Bene sta facendo la regione ad opporsi presentando proposte di emendamento per garantire trasparenza e coinvolgimento di cittadini ed enti locali’, dichiara in una nota il Forum H2O