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L’Aquila, convegno con 250 specialisti sull’ictus cerebrale

L’Aquila. Abruzzo tra le migliori regioni in Italia nel trattamento dell’ictus cerebrale: quarto posto in graduatoria nazionale e copertura del 98% delle necessità teoriche del territorio regionale.

Muoverà da questo dato lusinghiero il convegno in programma domani, sabato 29 aprile all’Aquila, a partire dalle 9.00, all’hotel Canadian, che radunerà 250 specialisti della materia, tra cui esponenti di punta a livello nazionale, con l’obiettivo di migliorare ancora le prestazioni, agendo di concerto con la regione e con tutti i reparti ospedalieri abruzzesi.

Al convegno, promosso dal reparto di neurologia dell’ospedale di L’Aquila, diretto dal prof. Carmine Marini, parteciperanno, tra gli altri, l’assessore regionale alla sanità, Silvio Paolucci, il manager della Asl 1, Rinaldo Tordera, il Manager della Asl di Pescara, Armando Mancini, il direttore dell’agenzia sanitaria regionale, Alfonso Mascitelli, il sindaco Massimo Cialente, il vice presidente nazionale della società di neurologia, Elio Agostoni.

L’Aquila, nel 2003, è stata la prima in Abruzzo a istituire una stroke unit, strutture specializzate nel trattamento dell’ictus, a cui è poi seguita, negli anni successivi, l’attivazione di altri analoghi reparti a Teramo, Chieti, Pescara, Lanciano, Avezzano.

Oggi la rete abruzzese delle stroke unit è una realtà all’avanguardia, nata e cresciuta grazie alla istituzione 10 anni fa, da parte della Regione, di un gruppo di lavoro incaricato di aprire la strada all’introduzione di nuove terapie, tra cui la trombolisi che può essere sistemica (somministrazione di un farmaco per via endovenosa) e meccanica (intervento più complesso per la riapertura dell’arteria occlusa, al fine di ripristinare il passaggio per il flusso sanguigno).

Domani saranno presenti i responsabili dei centri che attualmente in Regione praticano la trombectomia meccanica, cioè L’Aquila, Avezzano, Pescara e Teramo.

Tra i partecipanti vi sarà il prof. Salvatore Mangiafico di Firenze, figura di spicco nel panorama italiano della neurologia che ha curato la pubblicazione del trattato di neuroradiologia interventistica del prof. Massimo Gallucci, scomparso lo scorso anno, che fu pioniere in Italia nel trattamento endovascolare dell’ictus.

“Il convegno è molto importante”, dichiara il prof. Marini, “perché si tiene in un momento cruciale, alla luce del decreto regionale n. 79 che ridisegna la rete ictus in Abruzzo.

Sarà dunque l’occasione per migliorare ancora l’organizzazione dei reparti, tenendo conto anche della stesura attualmente in corso, delle nuove linee-guida nazionali dell’assistenza della malattia”. Tra i tanti temi da trattare, l’assistenza in pronto soccorso, il monitoraggio neurofisiologico, la gestione della terapia anticoagulante.