L’Aquila Città Amica: al via il progetto dedicato ai senza fissa dimora

BarboniL’Aquila. L’Assessorato alle politiche sociali del Comune dell’Aquila ha dato vita al progetto “L’Aquila città amica – ripartiamo dall’accoglienza”. Il progetto è rivolto a persone e famiglie senza fissa dimora ed ai residenti nel Comune dell’Aquila in condizioni di estrema povertà e prevede l’erogazione di bonus alimentari per un totale di 39.990 euro suddivisi per 100 beneficiari aventi età massima di 65 anni.

In particolare per i nuclei con uno o più figli minori che hanno un Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) fino a 2500 euro, i bonus disponibili da 500 euro sono 30; per i nuclei con uno o più figli minori con Isee fino a 5mila euro, i bonus disponibili dal valore ognuno di 380 euro sono 50; infine per i single con Isee pari a zero, i bonus disponibili sono 20 del valore di 299,50 euro ognuno.

Il bando, finanziato dal Comune e dal Gal (Gruppo di azione locale) con il quale il Comune dell’Aquila ha stipulato un accordo per l’utilizzo di fondi europei destinati a progetti di carattere sociale, fissa il termine ultimo per la presentazione delle domande al 16 marzo prossimo.

“L’azione dell’Amministrazione Comunale” ha dichiarato l’assessore alle politiche sociali Stefania Pezzopane “è un’azione fattiva e concreta ed è tesa a dare un maggior tasso di autonomia alle famiglie indigenti. Questa specifica azione finalizza le risorse all’acquisto di bonus di generi alimentari. Capita sempre più frequentemente infatti, che vengano persone e famiglie a chiederci aiuto, ma l’aiuto non può essere l’elemosina. Ecco perché abbiamo disciplinato le modalità di accesso, individuato i criteri e stabilito le modalità. Questa azione si accompagna ad altre iniziative come l’attribuzione, sempre con procedura pubblica di contributi economici una tantum finalizzati ad altri scopi e poi 60 alloggi per i senza fissa dimora e le famiglie disagiate. Troppe istituzioni hanno gli occhi chiusi e non vedono quello che sta accadendo. Noi non chiudiamo gli occhi, anzi, investiamo risorse per superare questa grave emergenza sociale che dovrebbe vedere tutti impegnati e che invece ogni giorno ci fa constatare il disimpegno della Regione Abruzzo matrigna che continua a non ascoltare il dolore di questa città e taglia risorse indispensabili alla cura e alla promozione dei diritti dei più deboli”.

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