Erano partiti insieme per effettuare la loro escursione, ma nella tormenta devono essersi persi a vicenda, riuscendo a mantenersi in contatto telefonicamente finché è stato possibile.
L’uomo di 34 anni è stato recuperato durante la notte dalle squadre del Soccorso Alpino. Lo ha reso il Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) dell’Abruzzo.
Il trentaquattrenne salvato era riuscito ad avere un contatto telefonico con i soccorritori per l’intera giornata di ieri, aggiornandoli sulla sua posizione. Infatti l’escursionista era riuscito a raggiungere il rifugio Garibaldi (sito a 2.231 metri di quota), ma l’abbondanza di neve gli ha impedito l’ingresso nel locale. Le squadre del CNSAS partite dai Prati di Tivo erano riuscite a raggiungere la zona, ma nel frattempo l’uomo aveva raggiunto da solo il rifugio Duca degli Abruzzi (2.388 m) da dove ha avvertito i soccorritori, i quali, partiti da Campo Imperatore lo hanno portato in salvo
Sospese, invece, le ricerche dell’altro escursionista dopo lunghe ore di ricerche sui due versanti del Gran Sasso, quello aquilano e quello teramano. Questa mattina i soccorritori della Finanza, della Forestale e del Cnsas, utilizzando il sistema Gps, sono arrivati nel punto in cui è stato localizzato il cellulare del 37enne aquilano. Ma giunti sul posto hanno rinvenuto solo lo zaino, gli sci ed una piccozza che apparterrebbero all’alpinista. La località è prossima al canale “Bissolati”, vicino la via “direttissima” che conduce al Corno Grande. L’impressione dei soccorritori è che il 37enne, colto da improvvisa bufera, possa aver deciso ieri di scendere a valle o di essere scivolato in qualche burrone. Nel tardo pomeriggio state sospese le ricerche per le avverse condizioni meteorologiche, infatti, sul posto è in atto una bufera. Le ricerche riprenderanno domani alle 6.