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Ricostruzione L’Aquila, bandito il primo concorso internazionale di progettazione

piazzadarmi_panoramicapiazzadarmi_panoramicaL’Aquila. La ricostruzione della città dell’Aquila, distrutta dal terremoto del 6 aprile 2009, passa dal primo grande concorso internazionale di progettazione, alla cui realizzazione ha collaborato il Consiglio nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori per la predisposizione degli atti e delle procedure del bando.

Bandito dal Comune dell’Aquila e finanziato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, con il contributo delle collettività italiane d’Australia e del Governo australiano “il concorso è rivolto agli architetti e agli ingegneri civili ed ambientali dell’Unione Europea ed è destinato alla riqualificazione di Piazza D’Armi, importante area all’ingresso della città, e alla sua valorizzazione prevalente come Parco urbano.

Il progetto prevede, tra gli altri, la realizzazione di un’area destinata a piazza, di un Teatro, di una zona di parcheggio e l’integrazione dell’intera superficie con le aree destinate a giochi e a percorsi verdi, che dovranno essere improntate alla ottimizzazione della sostenibilità e della riduzione dell’impatto ambientale.

Il bando del concorso e tutta la documentazione a corredo della procedura concorsuale, attuata mediante procedure on line, è consultabile, in versione integrale, sul sito www.parcourbanolaquila.it.

“Tornare a bandire i concorsi” ha sottolineato il Consiglio nazionale degli Architetti “significa ridare centralità alla progettazione, rendere trasparente il mercato, consentire ai giovani professionisti di liberare le loro idee e la loro creatività. C’è da augurarsi che sempre più si affermi nel nostro Paese il ricorso all’utilizzo dello strumento del concorso di architettura nella consapevolezza che il territorio e l’ambiente sono dei beni non rinnovabili e le trasformazioni che vi vengono attuate non reversibili. La valorizzazione della qualità del progetto deve tornare ad essere nel nostro Paese l’elemento essenziale per la gestione del territorio e dell’ambiente urbano e deve consentire meccanismi di partecipazione democratica in modo che la comunità possa scegliere i progetti sulla base della qualità delle idee proposte. Ora ci aspettiamo che anche un evento così importante come Expo 2015 si trasformi, proprio attraverso l’utilizzo di concorsi, in una occasione di crescita della cultura del progetto e di affermazione della qualità architettonica nel rispetto dell’ambiente e del diritto dei cittadini alla vivibilità”.