L’Aquila. I tre militari del 33esimo reggimento artiglieria terrestre “Acqui” indagati per lo stupro della studentessa laziale fuori dalla discoteca Pizzoli sono rientrati in servizio dopo un breve congedo nel giorno in cui lo stesso reggimento ha preso il posto degli Alpini nei servizi di pattugliamento del centro storico aquilano nell’ambito dell’operazione “Strade Sicure”.
Un episodio che ha scosso la cittadinanza aquilana ed in particolare il Comitato 3e32 che ha chiesto “al 33esimo Reggimento Artiglieria Acqui e alle istituzioni competenti che i tre caporali indagati per il violentissimo stupro vengano immediatamente sospesi dal servizio in via precauzionale e che di questo venga reso nota pubblicamente.Vogliamo la certezza di non trovare questi indagati per stupro a svolgere un qualche ruolo di tutori dell’ordine nell’ambito di un’operazione chiamata “strade sicure”.In caso contrario non ci verrebbe più data la possibilità di fare distinzioni. Abbiamo sempre criticato la militarizzazione della nostra città come abbiamo sempre detto che il garantismo per noi è un valore. Questo però non è garantismo, è omertà complice degli stupri e della cultura della sopraffazione che li sottende. Non possiamo stare a guardare.