Sulmona. Accolto dagli applausi della gente in particolare dei numerosi bambini delle scolaresche cittadine, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è recato a Sulmona facendo tappa nel cuore del centro storico con la visita alla Statua di Ovidio.
Mattarella ha sostato davanti al monumento del poeta ovidiano, del quale ricorre il bimillenario della morte, intrattenendosi poi a lungo con le tante persone assiepate dietro le transenne.
I bambini hanno indirizzato a Mattarella cori con ‘Benvenuto Presidente Mattarella’, ‘Viva Presidente’, cantando anche l’Inno d’Italia.
Il capo dello Stato si è poi spostato a piedi raggiungendo il Teatro Caniglia dove ha partecipato alla giornata conclusiva del convegno internazionale di studi ovidiani.
Ricordo e applausi, alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per le 309 vittime del sisma dell’Aquila, di cui oggi ricorre l’ottavo anniversario e in ricordo di Fabrizia Di Lorenzo uccisa nell’attentato di Berlino.
A dare il benvenuto al capo dello Stato, il sindaco di Sulmona, Annamaria Casini, sottolineando che “Mattarella dona un entusiasmo tale a lavorare ancora con più forza sulla cultura”.
Il sindaco ha voluto quindi evidenziare l’esempio di Fabrizia “giovane impegnata e studiosa” e richiamare alla memoria la vittima sulmonese del sisma aquilano, Roberta Zavarella.
Nel suo intervento il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, ha parlato di “ricordo da cui nasce la forza di continuare per ricominciare”.
“La cultura riveste una grande importanza “per la nostra comunità, per il nostro Paese, per questa città”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento. La cultura, sottolinea, “come base per qualunque impegno in qualunque settore della convivenza”. Senza cultura “non vi è la capacità di affrontare i problemi, le difficoltà e il nostro futuro”, conclude il capo dello Stato.
Il presidente della Repubblica si è poi intrattenuto con il partigiano Raffaele Di Pietro. Il capo dello stato, con toni affettuosi, lo ha ringraziato per il contributo dato per la libertà.
Non era presente tra la gente il 96enne Gilberto Malvestuto, ultimo ufficiale della Brigata Maiella ancora in vita, che tra i ricordi più cari conserva l’ingresso nella Bologna liberata dai fascisti.
Il presidente ha poi salutato e stretto le mani di molte persone tra cui quelle di bambini in festa.
Bimillenario Ovidio, D’Alfonso: ‘grande eredità da poeta latino’
“Ovidio ci ha lasciato una grande testimonianza: ‘Sulmo Mihi Patria Est’. Per questo Sulmona è la patria di ciascuno di noi”. Con queste parole il Presidente della giunta regionale, Luciano D”Alfonso ha aperto oggi il suo intervento al convegno internazionale di studi ovidiani, in occasione del Bimillenario della morte di Ovidio alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “A Sulmona, come in ogni ambiente letterario nel mondo, – ha aggiunto – vogliamo celebrare così la sua magnificenza rivendicando la grandezza del figlio più illustre di questa terra che ha rappresentato il livello più alto raggiunto dalla poesia classica. Sulmona è il luogo che ha dato i natali anche ad altri giganti del pensiero, moderno e contemporaneo. Penso, soprattutto, al giurista e filosofo Capograssi. Dobbiamo far sì che dal ricordo nasca la forza per continuare. Sono convinto che coltivare la memoria di Ovidio a duemila anni dalla sua scomparsa, in contemporanea con la città di Costanza in Romania dove il grande poeta latino morì in esilio, significhi per noi tutti superare ogni difficoltà attraverso la memoria, la competenza e la tenacia”.
Bimillenario morte Ovidio, Cirilli: ‘porto in tour poeta latino’
“Il mio compito sarà quello di portare Ovidio tra la gente, fuori dai confini della città di Sulmona, e dai salotti”. Gabriele Cirilli, sulmonese, esprime così la sua partecipazione alle celebrazioni per il Bimillenario dalla morte del poeta latino, figlio illustre del capoluogo Peligno. Il comico ha seguito in prima persona, in platea e con partecipazione, la giornata conclusiva del Convegno internazionale di Studi Ovidiani, nella cornice del teatro ‘Caniglia’. Cirilli, che ha frequentato il liceo classico ‘Ovidio’ di Sulmona, parla anche dell’omaggio alla città da parte del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha presenziato all’evento degli Studi Ovidiani: una visita “importante e beneaugurante per superare le difficoltà”.
Bimillenario morte Ovidio, sindaco Casini ricorda il 6 aprile
Il mio pensiero è rivolto alle nuove generazioni, a cui è dedicato questo prestigioso convegno internazionale di studi ovidiani, indirizzando a Lei, Presidente, la preghiera di avere a cuore e di sostenere politiche e iniziative a favore di questa terra e dei suoi giovani. Chiedo, inoltre, “alta protezione” per la nostra Sulmona e il suo territorio, che oggi ricerca il senso di comunità e il riscatto da un destino di declino”. Con queste parole, il sindaco di Sulmona Annamaria Casini, sul palco di un gremitissimo teatro “Caniglia”, ha concluso il suo intervento dando il benvenuto al Capo dello Stato, Sergio Mattarella, ringraziandolo “per aver voluto onorare, con la sua presenza, la Città di Sulmona e l’intero Abruzzo, ma soprattutto Ovidio, il suo figlio più illustre, che, a duemila anni dalla sua scomparsa, conserva ancora intatto il suo mito e il suo fascino”.
Una giornata importante per Sulmona, che entra di fatto nelle pagine della storia della città peligna. Ulteriore regalo a questo territorio è stato l’intervento del Capo dello Stato, il quale, al microfono, ha sottolineato come Sulmona sia una città dalla grande storia,che merita un futuro adeguato, e come la cultura sia un fattore importante in momenti di crisi, in quanto senza la quale non si avrebbe la capacità di affrontare problemi, difficoltà e futuro.
Il sindaco Annamaria Casini ha accolto, insieme al Governatore regionale Luciano D’Alfonso, il Capo dello Stato, omaggiando la Statua di Ovidio in una piazza XX Settembre colorata da sorrisi e bandierine di tantissimi alunni delle scuole locali, dove componenti della Brigata Majella hanno salutato il Presidente, come anche ha fatto un gruppo di persone, guidato da Giuseppe Evangelista, che, negli anni cinquanta hanno partecipato, insieme all’attuale Capo dello Stato, a un Campeggio Nazionale della Gioventù di Azione Cattolica svoltosi a Pescopennataro. Dopo aver attraversato via De Nino, il Presidente Mattarella, insieme al Sindaco Casini e al Governatore della Regione Abruzzo D’Alfonso, ha fatto ingresso in teatro, dove ad attenderli c’era il Presidente del Consiglio comunale Katia Di Marzio. Breve sosta nel Foyer, in cui il primo cittadino ha donato al Capo dello Stato una prestigiosa riedizione dell’antica “Rassegna abruzzese di storia e arte”, opera di Giovanni Pansa e Pietro Piccirilli, storici sulmonesi, per un’edizione curata dal compianto professor Giuseppe Papponetti.
Il Presidente ha, poi, incontrato in maniera riservata, la Famiglia Di Lorenzo, prendendo poi posto nella prima fila della platea, accanto al Governatore regionale, al Prefetto dell’Aquila, al Sindaco e all’assessore regionale Andrea Gerosolimo.
“Oggi 6 Aprile il mio pensiero va alle 309 vittime del terremoto dell’Aquila, tra cui la sulmonese Roberta Zavarella” ha affermato il sindaco nel suo discorso, non dimenticando “tutte le altre vittime delle calamità più recenti e del terrorismo. Un pensiero” ha aggiunto “volge a Fabrizia Di Lorenzo e a quello che la sua figura rappresenta per Sulmona: una giovane figlia meritevole, impegnata, studiosa e protesa verso un brillante futuro, la vera risorsa di ogni territorio”. Ed è proprio sul futuro delle nuove generazioni in questo territorio che il sindaco Casini ha voluto incentrare il suo dire rivolto al Capo dello Stato. “E’ una giornata straordinaria quella di oggi per Sulmona” ha commentato “Ho voluto dire grazie a tutti coloro che oggi hanno voluto contribuire a rendere questa giornata ancora più solenne, affollando il teatro, ancora una volta testimone di una pagina storica per la Città di Sulmona. E’ una grande emozione, a meno di un anno dal mio insediamento, misurarmi con un compito così arduo, ma nello stesso tempo così stimolante, ovvero quello di essere alla testa di un’organizzazione così complessa, quale quella delle Celebrazioni del Bimillenario, e trovarmi addirittura a dare il saluto al Presidente della Repubblica, che, oggi, con la sua presenza a Sulmona, ha donato un entusiasmo tale che spinge me e tutti coloro che credono in questa città a lavorare ancora con più forza, al fine di far leva sulla cultura come risorsa principale e a permettere a questo territorio, martoriato dalla crisi e da gravi problematiche, colpito da eventi sismici, di poter riuscire ad alzare la testa degnamente, come questa città, da un passato glorioso, merita”