Il Comune di Avezzano ha aderito al progetto “Una scelta in Comune – la donazione come tratto identitario”, in collaborazione con il Centro Regionale Trapianti regione Abruzzo – Molise (CRT); l’iter per l’attuazione pratica ha incluso anche il corso di formazione per i dipendenti dell’ufficio Anagrafe e la necessaria “messa in rete” con il database principale.
I cittadini maggiorenni potranno esprimere la loro volontà attraverso un modulo apposito, reperibile nell’ufficio anagrafe del Comune, e l’indicazione così espressa, come avviene anche quando la si rilascia attraverso gli uffici Asl o l’Aido (associazione italiana per la donazione di organi e tessuti) o associazioni del settore, sarà inserita nel registro nazionale dei donatori, istituito dall’Istituto Superiore di Sanità e consultabile in caso di necessità dai medici del Coordinamento regionale.
La scelta, sia essa negativa che positiva, potrà essere modificata in ogni momento tramite gli uffici Asl del territorio. I cittadini che, pur non dovendo richiedere o rinnovare il documento d’identità, volessero esprimere la propria volontà sul delicato tema, potranno farlo rivolgendosi direttamente agli uffici Asl.
La fase operativa è stata presentata nella sala conferenze del Comune dall’assessore Alessandra Cerone con la dottoressa Daniela Maccarrone, Centro Regionale Trapianti regione Abruzzo – regione Molise, e il dottor Angelo Blasetti del Coordinamento locale per i trapianti dell’ospedale di Avezzano.
Il varo ufficiale dell’iniziativa prevede una capillare campagna di informazione atta a fornire tutte le notizie utili sulla donazione di organi e tessuti e le risposte agli interrogativi più frequenti.
“É un progetto che abbiamo voluto fortemente – ha spiegato l’assessore Cerone – Obiettivo del nostro progetto è sensibilizzare la cittadinanza sul tema e diffondere la cultura della donazione, per far sì che la maggior parte delle persone abbia consapevolezza dei benefici che possono venire da una scelta così generosa, così umana. Donare è un atto d’amore, e questo atto è tra i più grandi atti d’amore possibili, di grande civiltà”.