Ora il paziente, residente in Abruzzo, è stato dimesso senza complicanze. Si tratta, riferisce la Asl1 Avezzano Sulmona L’Aquila, della prima operazione del genere in Abruzzo e una delle poche in Italia. La fase di studio ha richiesto mesi.
Precedentemente, rende noto la Asl1 abruzzese, il paziente si era sottoposto a un intervento di reinnesto osseo, in un ospedale del Lazio, mediante prelievo di un frammento del perone. Ma l’operazione non ha avuto successo.
Poi l’approdo all’Aquila, dove, grazie a un mix di alta tecnologia e professionalità, gli è stata prima ricostruita in modo digitale la parte mancante e poi impiantata una protesi al titanio, perfettamente combaciante con la porzione anatomica originaria.
Il complesso intervento chirurgico è stato portato a termine dall’équipe del prof. Tommaso Cutilli, direttore del reparto maxillo-facciale, che ha affiancato esperienza professionale alla sofisticata tecnologica Custom Made di cui dispone il reparto.
Nei mesi precedenti l’intervento è stata effettuata una ricostruzione digitale tridimensionale, tramite un sofisticato software. Tale programma ha ‘copiato’ la mandibola sana, proiettando poi tale elaborazione digitale sull’altra mandibola deturpata dalla malattia, simulando con estrema precisione la forma dell’ausilio al titanio da realizzare.
Tale lavoro è servito poi per realizzare, in stampa 3D, un modello anatomico in dimensioni reali che ha permesso una prima valutazione dell’intervento chirurgico da effettuare. L’ ultima tappa, che ha preceduto la creazione della protesi, ha ricompreso ulteriori elaborazioni con tecnica Cad-Cam Custom Made, ancora altre prove e ripetuti meeting tecnici.
Solo a quel punto l’équipe chirurgica, composta oltre che da Cutilli, da Ettore Lupi, Antonio Oliva, Desiderio Di Fabio e Secondo Scarsella, è entrata in sala operatoria dove ha portato a termine l’intervento di impianto della protesi.