Questa tecnica, la fluorescenza, sarà una dei momenti salienti, insieme alla robotica chirurgica e alla presenza di illustri specialisti di Brooklyn, del convegno, in programma ad Avezzano venerdì prossimo, 17 febbraio, dal titolo: “Tumore colon rettale: dalla diagnosi alla riabilitazione”.
Un appuntamento ‘griffato’ per la presenza di uno dei massimi esponenti della chirurgia italiana, Francesco Corcione (ospedale Monaldi di Napoli) e caratterizzato dalla chirurgia ‘live’ (operazioni in diretta dalla sala operatoria dell’ospedale).
Venerdì prossimo il capoluogo marsicano, per iniziativa del dr. Pierluigi Di Stefano, direttore del reparto di chirurgia dell’ospedale avezzanese, sarà teatro di un appuntamento sulle più recenti novità della branca.
Il convegno si terrà nella sala convegni dell’Arsa, dalle 8.30 alle 18.00, con due dirette dalla sala operatoria dell’ospedale di Avezzano, in una delle quali sarà impegnato lo stesso Di Stefano con la fluorescenza e nell’altra Eugenio Santoro, presidente emerito della società italiana di chirurgia che terrà anche una lectio magistralis.
La fluorescenza è praticata solo dagli ospedali con professionalità avanzate e Avezzano, giù da qualche mese, ha intrapreso questa nuova strada, avendo effettuato una decina di interventi di questo tipo.
Il reparto dell’ospedale di Avezzano (21 posti letto), anche in virtù di un recente adeguamento strutturale dei locali che ha innalzato la qualità alberghiera, è in una fase di espansione, come testimoniano i quasi 1.000 interventi l’anno, di cui circa 80 riguardanti il tumore al colon retto.
Al convegno sarà presente, tra gli altri, il dr. Francesco Serafini, apprezzato specialista della chirurgia oncologica del fegato, che lavora a Brooklyn, negli Usa.
La chirurgia col robot verrà trattata dal dr. Massimo Basti di Pescara mentre gli altri specialisti presenti, sia della Asl della provincia di L’Aquila sia di aziende sanitarie di altre regioni, analizzeranno le tematiche del tumore al colon retto sotto i più disparati profili.
“Il filo conduttore del convegno”, dichiara il promotore, dr. Di Stefano, “sarà la cosiddetta chirurgia ‘gentile’, un approccio che intende rimarcare la necessità di seguire il paziente con attenzione e passo dopo passo, tramite un gioco di squadra delle varie discipline, dalla diagnosi alla guarigione. Il chirurgo, insomma, non deve limitarsi ad effettuare un buon intervento ma deve sostenere l’uomo che c’è dietro il malato”.