in esecuzione misure cautelari in carcere e agli arresti domiciliari nei confronti di soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo di concorso in traffico di ingenti quantità di sostanze stupefacenti e tentata estorsione, In corso anche perquisizioni.
I provvedimenti restrittivi sono stati emessi dal Gip del Tribunale di Sulmona, Marco Billi, su richiesta del sostituto procuratore, Stefano Iafolla, che ha coordinato le indagini, a conclusione di una prolungata attività investigativa.
Sette arrestati e diciotto indagati, oltre 74mila euro e 1 chilo e 200 grammi di hascisc e marijuana recuperati e sequestrati.
È il bilancio dell’operazione “Fenice”, condotta dai carabinieri della Compagnia di Sulmona in collaborazione con i militari della Compagnia di Castel di Sangro e del Nucleo cinofili del Comando Legione Carabinieri Abruzzo e Molise di Chieti.
Le accuse, a vario titolo, per gli arrestati sono di traffico di sostanze stupefacenti e tentata estorsione. Gli inquirenti hanno spiegato che le indagini sono scaturite da aggressioni subite da alcuni giovani due anni fa.
Le vittime dichiararono che erano state l’epilogo di liti per futili motivi ma intercettazioni telefoniche, pedinamenti, e indagini hanno permesso di accertare che furono minacce e violenze messe in atto da alcuni degli arrestati per recuperare i crediti dello spaccio delle sostanze, affidato ad una catena di piccoli spacciatori che figurerebbero tra le 18 persone indagate.
Il traffico di ingenti quantitativi di droga interessava soprattutto il mercato sulmonese, con diramazioni nel resto del comprensorio peligno, in particolare nei centri di Pratola Peligna e Raiano.
Nel carcere di via Lamaccio sono finiti Massimiliano Le Donne, 33 anni, di Sulmona, Giovanni Gigante, 37 anni di Sulmona, Edoardo Bighencomer, 26 anni di Sulmona.
Ai domiciliari invece sono stati posti Domeniko Elezi, 31 anni, albanese, residente a Pratola, Francesco Tirimacco, 25 anni, Andrea La Civita, 39 anni, Lorenzo Le Donne, 31 anni, tutti sulmonesi.