L’Aquila, inaugurata la sede provvisoria della Biblioteca Provinciale

laquila_terremotoL’Aquila. “Oggi la comunità aquilana ritrova un patrimonio storico culturale d’eccellenza, valorizzato dalle nuove tecnologie digitali. E’ la testimonianza che la ricostruzione dell’Aquila e il suo rilancio economico e sociale devono necessariamente passare attraverso la cultura, i valori e le tradizioni”. E’ quanto ha detto il Commissario delegato per la ricostruzione, Gianni Chiodi, intervenuto oggi all’inaugurazione della biblioteca provinciale dell’Aquila “Salvatore Tommasi”, che ha riaperto nella nuova sede di Bazzano.

I lavori, dal costo complessivo di 2 milioni di euro, sono stati portati avanti anche grazie al contributo del Ministero per i Beni e le Attività culturali attraverso la Struttura del Vice Commissario per la tutela dei Beni culturali, Luciano Marchetti, con un finanziamento di 400mila euro per il recupero e la ricollocazione del patrimonio librario.

Un progetto fortemente voluto dalla Provincia dell’Aquila e dalla Fondazione Telecom Italia, che ha provveduto alla digitalizzazione e alla informatizzazione dei documenti.

“Per restituire alla città un patrimonio così prezioso” ha commentato Marchetti “abbiamo voluto dare vita ad un polo culturale e di aggregazione sociale in una sede diversa da quella storica, rinnovata nelle infrastrutture e nei servizi. Tutto il lavoro fatto verrà mantenuto e trasferito nella biblioteca originaria non appena sarà pronta”.

Nella nuova sede, che ospita il materiale librario e documentario, i cittadini possono quindi usufruire di servizi innovativi. Oltre al Commissario Chiodi erano presenti all’inaugurazione il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Gianni Letta, il presidente della Provincia dell’Aquila, Antonio Del Corvo, il presidente di Fondazione Telecom Italia, Joaquin Navarro-Valls, il presidente di Telecom Italia Franco Bernabè, il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente e il giornalista e scrittore, Bruno Vespa.

“I grandi disastri naturali” ha commentato Navarro Valls “non colpiscono solo il presente ma la storia, le radici delle persone, la cultura. Quella notte è stata chiusa la biblioteca, è stata messa una pietra sopra la storia degli aquilani. Questo per rispondere alla domanda sul perchè la fondazione Telecom ha scelto la biblioteca. Abbiamo pensato di aiutare gli aquilani a continuare ad avere una storia, a interrogarla, a interpellarla. Due erano i punti, restituire la biblioteca al suo funzionamento e arricchirlo sfruttando le nuove potenzialità tecnologiche. Questo si aggiunge alla salvaguardia del patrimonio librario”.

“Per la prima volta” ha aggiunto il Governatore Chiodi “sottoscrivo ogni frase e ogni parola del sindaco Cialente. Non ci sono altri casi al mondo di impegno istituzionale come quello che Letta sta dedicando all’Aquila. Grazie a Valls per essere qui, è uno dei più grandi intellettuali del mondo. Vespa lo ringrazio per la presenza e gli stimoli, che a volte prescindono dalla complessità delle questioni. Per ultimo ringrazio Cialente, che ha cominciato a dire cose che condivido”.

“Un’altra tappa raggiunta” ha detto, invece, il presidente della Provincia dell’Aquila, Antonio Del Corvo. “E’ stata restituita agli aquilani la fruibilità della biblioteca, anche non quella ‘vera’ di piazza Palazzo. E’ una struttura moderna, con wi-fi e la possibilità di cominciare la digitalizzazione delle opere. Era un semplice capannone: qualche mese fa c’era da mettersi le mani nei capelli, solo il sacrificio di tutti ha reso possibile la realizzazione. La ricostruzione vera e propria va affrontata con onestà intellettuale, quella materiale dipende da quella immateriale”.

Per il giornalista Vespa, “Letta ha detto e ripetuto che i soldi ci sono, spendeteli, fatelo presto. L’affetto del Paese può trasformarsi in incredulità e disaffezione se continuiamo a essere la città dei fantasmi”.

“La biblioteca” ha detto poi il primo cittadino “era una parte fondamentale dell’essenza dell’Aquila intesa come organismo. Questo oggi uno è uno dei punti fondamentali della città temporanea costruita in emergenza per fare in modo che la comunità restasse qui: progetto C.a.s.e., Map e Musp. Ora servirà anche un sistema di trasporto per i ragazzi. L’appello di Vespa non è un caso. Lo voglio tranquillizzare. La ricostruzione è complessa in un modo che è difficile anche solo da spiegare: per i progetti su ogni edificio c’e’ stato bisogno di analisi del danno, del sottosuolo, dei materiali. Solo questo lavoro ha richiesto 18 mesi per studiare 250 ettari di centro storico perimetrato. Ora bisogna ricostruire i palazzi storici in modo che siano sicuri. Si guardi a San Domenico, che ospita l’Avvocatura dello Stato e la Corte dei conti: è l’unico palazzo che non si è accorto del terremoto. Questo mi fa sperare”.

L’inaugurazione della sede provvisoria della Biblioteca provinciale a Bazzano è stata colta positivamente anche dall’assessore comunale Stefania Pezzopane, che tuttavia aggiunge: “Peccato che si sia perso del tempo prezioso, dovuto al tentennamento dell’attuale amministrazione provinciale. Ricordo qualche giorno dopo il sisma, quando ero presidente della Provincia, di essere stata contattata, tramite l’on. Lolli, dai vertici della Fondazione Telecom Italia, dall’aquilano Oscar Cicchetti e da Franco Bernabè, che manifestarono la loro intenzione di voler fare immediatamente qualcosa per L’Aquila. Un impegno subito mantenuto, tanto che un mese dopo, a maggio 2009, incontrai Cicchetti e Bernabè nella sede della Dicomac. Ci assicurarono un intervento di un milione di euro per il recupero, il restauro e il riavvio delle attività della Biblioteca provinciale “Salvatore Tommasi” e per la digitalizzazione del patrimonio librario. Qualche tempo dopo la Provincia dell’Aquila siglò un accordo per la sede provvisoria. La scelta cadde sul sito di Bazzano, in virtù della vicinanza della Facoltà di Lettere e dell’Archivio di Stato, con l’idea di creare un polo culturale nella zona est della città, in attesa di riavere la sede storica della Biblioteca, dove prima del terremoto erano anche iniziati i lavori per l’ampliamento. Vorrei ringraziare i vertici della Fondazione Telecom, Oscar Cicchetti e Franco Bernabè per aver mantenuto il loto impegno”.

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