I due arrestati, infatti, secondo gli inquirenti, vevano costituto una serie di associazioni onlus collegate tra loro ed una fondazione denominata “Abruzzo solidarietà e sviluppo” finalizzata all’acquisizione di fondi idonei alla realizzazione di progetti per i Comuni del cratere. L’obiettivo era quello di distrarre somme previste dai ‘fondi Giovanardi’ per la popolazione del cratere sismico.
“Neppure un euro dei 12 milioni stanziati due anni e mezzo fa dal Dipartimento Famiglia della Presidenza del Consiglio per la ricostruzione dei territori terremotati è stato ancora speso in attesa di risposte dal territorio” chiarisce il sottosegretario. Naturalmente adesso siamo costretti a bloccare tutte le erogazioni sino che non si sia fatta chiarezza nell’indagine giudiziaria in corso. Rimango però allibito per le parole del procuratore della Repubblica de l’Aquila, il quale ha dichiarato che una Onlus presieduta dai due vescovi de l’Aquila (Mons. Giuseppe Molinari e Mons. Giovanni D’Ercole, ndr) era nata per ingannare le istituzioni, e ancora, che i due arrestati sono accusati tra l’altro di aver rappresentato a Giovanardi un quadro distorto della situazione politica aquilana. Non so se le informazioni politiche corrette su L’Aquila vengano fornite dall’assessore Stefania Pezzopane, ma certamente il Dipartimento per le politiche della famiglia, che sarebbe parte lesa del tentativo di truffa, non si è fatto imbrogliare né prendere in giro da nessuno”.