A capo dell’organizzazione un aquilano con esperienze nel settore dell’intermediazione finanziaria, che acquistava immobili da persone in difficoltà economiche e li rivendeva a società di leasing a prezzi superiori al loro reale prezzo di mercato.
L’organizzazione intanto provvedeva a falsificare i contratti di compravendita di acquisizione degli immobili inducendo le società di leasing al riacquisto del bene a un valore spropositato. Per rendere appetibile l’affare, l’uomo sottoponeva nel frattempo alle società finanziarie un potenziale cliente interessato all’acquisizione del bene.
Il piano criminale avrebbe fruttato all’organizzazione proventi illeciti per 4 milioni e 200 mila euro che venivano poi utilizzati dal capo dell’organizzazione per concedere prestiti a persone in difficoltà finanziarie.
Ai quattordici denunciati è stata contestata l’associazione a delinquere finalizzata alla truffa, all’esercizio abusivo dell’attività finanziaria, al falso materiale, all’interposizione fittizia e il riciclaggio.