Nell’articolo si parla della realizzazione delle scuole all’Aquila dopo il terremoto del 6 aprile 2009, quando, come sottolineato, “una delle prime sfide che furono affrontate dalla Protezione Civile Nazionale immediatamente dopo il sisma fu quella di garantire agli oltre 17.000 studenti aquilani il rientro in classe all’apertura del successivo anno scolastico. Furono 16.500 gli alunni che come nel resto d’Italia entrarono nelle nuove scuole dell’Aquila, ragazzi le cui famiglie scelsero di non abbandonare la città dopo il terremoto. In attesa che la Magistratura compia il suo dovere, verifichi e sanzioni eventuali responsabilità, potrebbe essere di aiuto ai lettori de La Repubblica” conclude la nota “che il loro cronista raccolga le opinioni degli studenti e dei loro genitori sulle scuole realizzate, le tante ombre che getta l’articolo sarebbero certamente meno scure”.