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Terremoto L’Aquila, al via ricostruzione aggregato del Duomo

L’Aquila. Al via la ricostruzione del più esteso aggregato del centro storico de L’Aquila, quello del Duomo, il 961 “S. Emidio”.

Chiusa l’istruttoria del Tavolo tecnico la Soprintendenza ha rilasciato l’autorizzazione del progetto per l’inserimento nel 19/o Elenco contributi. Delimita il lato inferiore della piazza del Mercato, sul lato sinistro del Duomo, e si estende su un ettaro fino a via S. Marciano, via Roio e via del Seminario. Comprende Palazzo Arcivescovile, Episcopio, Sacrestia, Casa Canonica, Area Museo, ex-Seminario, Palazzo De Nardis e Palazzo Arduini.

Particolari soluzioni tecniche e amministrative per prevenire nuovi danni alla Cattedrale – danneggiata dal sisma del 2009 e messa a rischio dalle scosse di agosto e ottobre – hanno permesso di inserire nel progetto interventi sulle porzioni della basilica a confine con proprietà adiacenti.

Non una semplice messa in sicurezza, ma operazioni di consolidamento che evitano l’inutile investimento di fondi pubblici per soluzioni temporanee e di breve termine. Nel corso dell’istruttoria sono emersi problemi di natura giuridica, tecnica, strutturale e amministrativa connessi alle diverse proprietà e ai relativi interventi di consolidamento e restauro, nonché alle necessità di coordinare attentamente i futuri lavori.

E’ emersa inoltre la necessità di adeguare il progetto a quanto disposto dalla legge 125 dell’agosto 2015 (art. 11, comma 11bis) che ha chiarito l’impossibilità di assoggettare l’intervento sulle chiese alle procedure della ricostruzione privata, in quanto attività da considerare a tutti gli effetti “lavori pubblici”, e pertanto soggetti alle disposizioni del “Codice degli appalti”.

Gli adeguamenti progettuali e gli approfondimenti connessi hanno trovato formalizzazione con la consegna del progetto, effettuata il 22 novembre scorso e perfezionata con le ultime integrazioni solo nei giorni scorsi.

L’odierna riunione conclusiva del Tavolo tecnico consente alla Soprintendenza di procedere al formale rilascio dell’autorizzazione, comprensiva dell’accertamento della congruità del contributo, per un importo lavori pari a circa 35 milioni di euro.