L’Aquila. Il primario del reparto di Neurochirurgia dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila, Renato Galzio, docente dell’ateneo del capoluogo, ha presentato ieri le dimissioni dalla guida della struttura ospedaliera nelle mani del direttore generale della Asl Avezzano Sulmona L’Aquila, Rinaldo Tordera.
Secondo quando si è appreso, Galzio ha adottato questa decisione in seguito alle voci circolate in questi giorni su un declassamento della struttura aquilana a vantaggio del reparto dell’ospedale di Avezzano.
Non è la prima volta che Galzio, professionista riconosciuto a livello internazionale, mostra la volontà di abbandonare. Ora ci sono 60 giorni perché le dimissioni vengano confermate o ritirate. I vertici universitari e della Asl sono al lavoro per scongiurare l’eventualità.
Proprio ieri, secondo quanto si è appreso, si è riunita la commissione paritetica Asl-università per prendere in esame tra le altre cose, il decreto 79, il cosiddetto decreto Lorenzin, sulla riorganizzazione della rete ospedaliera: nella bozza trasmessa alla Regione Abruzzo il reparto di neurochirurgia rimarrà all’Aquila con l’attuale status e assetto organizzativo.
Liris: ‘Istituzioni responsabili delle dimissioni’
‘Il prof. Galzio si dimette, sbatte la porta e va via: le istituzioni sono responsabili di questa grave perdita. Ora è il momento di unirsi, siamo sotto attacco. Qualcuno si è divertito a giocare col fuoco, a soffiare sul fuoco: oggi siamo a registrare una sconfitta dolorosa della sanità non solo aquilana ma di tutto un territorio.
Se chi ha oggi, ahimè, la responsabilità di governare le dinamiche politiche e amministrative del nostro territorio, dal Comune dell’Aquila alla Regione, non lavorerà per sanare entro poche ore il vulnus, sarà ricordato quale autore di un attentato letale al presente e al futuro dell’Ospedale e dell’Università del Capoluogo. Il Direttore Generale Tordera dovrà respingere con forza e convinzione le dimissioni di un’eccellenza nazionale che rappresenta da anni motivo di lustro e prestigio per l’intera Asl’.
Lo dichiara il capogruppo di Forza Italia al Comune dell’Aquila, Guido Quintino Liris.
‘Sindaco, Rettrice, Presidente della Regione, dove siete? Cos’altro devono subire i nostri concittadini?
La querelle sulla Neurochirurgia è stata sottovalutata, si è protratta per troppo tempo e ha consentito a tutti, anche a pericolosi e ridicoli avventurieri, di dire la propria opinione su argomenti delicati e complessi quali la gestione e la riorganizzazione della sanità sul territorio provinciale.
Gli aquilani non perdoneranno mai un affronto tanto grave, ricorderanno per sempre i nomi e i cognomi di tanta incapacità, di tanta approssimazione, di tanta inettitudine. Oggi è necessaria la presa di posizione unitaria di tutti i portatori di interesse del territorio, dalla politica alle associazioni di categoria, dai sindacati agli ordini professionali.
Chiederò subito un consiglio comunale sull’argomento, sarà necessaria una mobilitazione collettiva. È arrivato il momento di schierarsi, di individuare i nemici del territorio e di difendere “a muso duro” la nostra Terra’, conclude Liris.
Manager Tordera smentisce le dimissioni: ‘Se dovessi riceverle, le rifiuterei’
“Le dimissioni del prof. Galzio? Sulla mia scrivania non è arrivata alcuna lettera di questo tipo ma se la dovessi ricevere non esiterei a respingerla perché l’eccellenza della neurochirurgia della nostra Asl passa attraverso l’alta professionalità di Galzio, come ampiamente dimostrato dal programma nazionale degli esiti reso noto dalla stampa nei giorni scorsi”.
Lo afferma il Manager della Asl 1 Abruzzo, Rinaldo Tordera che, nel puntualizzare la posizione sul direttore di neurochirurgia, sottolinea l’importanza di assicurare una adeguata tutela ai pazienti in relazione ai vari territori dell’azienda.
“L’ospedale di Avezzano, come previsto dal piano sanitario regionale,”, afferma Tordera, “avrà un servizio di neurochirurgia ma, al momento, per noi al primo posto c’è la sicurezza dei pazienti che con l’attuale carenza di organico non può essere garantita”.
“Intendiamo offrire la migliore assistenza possibile ai pazienti della Marsica applicando protocolli operativi che possano codificare e definire, in modo dettagliato, le modalità dell’attività. Tuttavia, per raggiungere questo obiettivo”, aggiunge Tordera, “serve un numero adeguato di neurochirurghi che oggi in servizio, primario compreso, sono nel complesso 7, a causa della prolungata assenza per malattia di tre specialisti”.
“Per potenziare la dotazione dei neurochirurghi vengono, ormai da molti mesi, utilizzate tutte le possibilità di reclutamento degli specialisti previste dalla legge, fermi restando i vincoli normativi che l’azienda deve rispettare”
“L’attivazione del servizio ad Avezzano”, dichiara il Manager, “potrà aver luogo solo in presenza delle necessarie condizioni a tutela degli utenti: un presupposto che per noi è un imperativo e una doverosa assunzione di responsabilità”.
“Va peraltro rimarcato che, come dimostrano inconfutabilmente i dati dell’Agenas pubblicati nei giorni scorsi, i reparti che danno la maggiore sicurezza al paziente sono quelli in cui è molto alto il numero delle operazioni chirurgiche, indipendentemente dal fattore tempo relativo agli interventi”.
“Per l’ospedale di Avezzano stiamo lavorando da tempo per attuare compiutamente tutte le operazioni preliminari che porteranno all’attivazione del servizio previsto dal piano sanitario regionale”.
“Questa e solo questa è l’indicazione programmatica della Regione che la Asl è chiamata ad attuare”, conclude Tordera, “non avendo, un Manager dell’azienda sanitaria, il potere di cambiare il piano di riordino ospedaliero, prerogativa che spetta esclusivamente alla Regione d’intesa col ministero della Salute”.