L’Aquila. Sette nuovi mezzi che i Vigili del Fuoco potranno utilizzare nel ciclo delle macerie. La consegna ufficiale è avvenuta questa mattina, alla presenza del Commissario per la Ricostruzione e presidente della Regione, Gianni Chiodi e del capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco, il prefetto Francesco Paolo Tronca.
Il Commissario ha ringraziato i Vigili per l’impegno nella difficile tragedia aquilana, mentre il Prefetto, dal canto suo, ha elogiato Chiodi per la sensibilità e l’attenzione sempre riservate agli uomini del Corpo, che pure hanno dovuto affrontare problematiche legate al loro status professionale.
”I Vigili proseguiranno la loro mission qui all’Aquila” ha assicurato Tronca “con personale supplementare sino al 31 dicembre, termine stabilito come fine dell’emergenza”.
Sono 74 in tutto gli uomini continueranno a supportare le 35 unità in forza al Comando provinciale dell’Aquila. ”Stesso organico attuale” ha aggiunto il Prefetto, annunciando la graduale risoluzione anche dell’empasse legato al riconoscimento delle spettanze economiche “e stessa qualità di lavoro ed entusiasmo”. Sia Tronca che Chiodi hanno detto di confidare molto nelle capacità e nelle competenze di Giuseppe Romano, nominato di recente soggetto attuatore per la rimozione delle macerie del terremoto.
”Le diatribe su questo settore si sono allungate troppo” ha detto Chiodi. “Non è più tempo di indecisioni, confronti senza soluzione, tavoli e contro tavoli sterili. E’ tempo di rompere gli indugi ed agire. E grazie alla scelta del soggetto attuare l’accelerazione sulla rimozione delle macerie, che ricordiamolo durerà quanto la ricostruzione, è assicurato. Ci si avvarrà anche del sistema privato, attraverso una valutazione dei prezzi che saranno automaticamente calmierati dalla concorrenza”.
La consegna dei nuovi mezzi, dunque, rappresenta un altro passo avanti nel cammino della ricostruzione aquilana. Si tratta di modelli Actros New 4141 K45, autocarri polifunzionali che possono essere utilizzati su strade, autostrade e su percorsi accidentati. Costituiti da 4 assi con doppie ruote anteriori sterzanti (8×4), hanno un sistema scarrabile per il prelievo dei cassoni e un sistema che consente il ribaltamento delle macerie senza scarrellare il cassone. Robusti e versatili, i mezzi sono idonei per il carico, il trasporto e lo scarico delle macerie. Costo: 140 mila euro ciascuno.
E anche questa mattina, Chiodi non ha potuto fare a meno di sollecitare i Comuni nella presentazione dei Piani di ricostruzione dei centri storici. “Ad ora” ha detto “non ho ancora ricevuto alcun Piano per l’intesa. Ed io voglio dare l’intesa, voglio mettere una firma sotto un Piano. Nonostante i ripetuti inviti, e nonostante si siano sbandierati fantomatici Piani per Onna, Tempera ed altri Comuni, confermo di non aver ancora ricevuto nulla”.