L’Aquila. Finalmente qualcosa si muove in termini di edilizia popolare. A sostenerlo è l’assessore comunale Stefania Pezzopane, che commenta la notizia della riconsegna della prima palazzina Ater ristrutturata. Resta, tuttavia, l’amaro in bocca.
“Nonostante il lavoro del personale tecnico ed amministrativo dell’Ater, un’azienda pubblica riesce a riconsegnare solo dopo due anni e mezzo un edificio classificato B, mentre i privati cittadini hanno impiegato tempi più brevi. Verrebbe da chiedersi come mai la Struttura Commissariale non ha consentito all’Ater di procedere con una normativa più rapida e più snella, come è accaduto in passato per la Protezione Civile, per accelerare i tempi, sempre nel rispetto di legalità e trasparenza”.
La vera emergenza, secondo l’assessore restano i 679 appartamenti classificati “E”, per i quali è competente il Provveditorato alle Opere Pubbliche.
“Il Commissario per la Ricostruzione e l’Ater si impegnino in questi mesi a sollecitare il Provveditorato per velocizzare i lavori anche per questi appartamenti. Se infatti 679 famiglie potessero tornare negli alloggi che occupavano prima del terremoto, si libererebbero altrettanti appartamenti del progetto Case o Map, in cui attualmente queste famiglie vivono. Sarebbe un bella boccata d’ossigeno per i cittadini in difficoltà. Il Comune dell’Aquila potrebbe far fronte ad un’emergenza sociale e abitativa che cresce a dismisura, soprattutto tra le fasce più deboli della popolazione”.