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L’Aquila, sgominata la banda delle auto di lusso: cinque gli arresti per associazione a delinquere

L’Aquila. Si introducevano negli appartamenti, soprattutto nelle ore notturne, forzando i portoncini di ingresso o le finestre, prelevavano nel più breve tempo possibile i valori a portata di mano, come gioielli, denaro, orologi, telefoni cellulari e pc portatili e si impossessavano poi delle chiavi dell’autovettura presa di mira, a bordo della quale si allontanavano, diretti verso i centri di ricettazione del casertano e napoletano.

Un modus operandi seguito più volte nei numerosi furti messi a segno negli ultimi mesi in provincia de L’Aquila. La banda prediligeva mezzo di “elevato” valore, come Audi, Mercedes e Bmw, possibilmente di recente costruzione. Evidentemente furti mirati, preceduti da un minimo di pianificazione e studio dei luoghi. Questa mattina, la svolta nell’indagine. Gli agenti della Squadra Mobile e la Squadra di Polizia Giudiziaria de L’Aquila hanno posto in esecuzione cinque ordinanze di misura cautelare richieste dal Sostituto Procuratore Stefano Gallo ed emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di L’Aquila Giuseppe Romano Gargarella, nei confronti di altrettanti appartenenti ad un’associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati contro il patrimonio.

Le indagini hanno permesse di accertare che gli autori appartengono a più gruppi criminali composti da cittadini provenienti, quasi totalmente, dall’Albania.

Un importante contributo ed impulso all’indagine è giunto dai fatti accaduti la notte del 30 gennaio scorso, quando i ladri, dopo aver forzato una finestra situata al piano terra, si sono introdotti in un’abitazione di Cagnano Amiterno e si sono impossessati delle chiavi di un’Audi Q5, a bordo della quale si sono poi allontanati in direzione di Napoli.

Giunti all’altezza di Frosinone, però, sono stati intercettati da un dispositivo di auto della Polizia Stradale allertato dalla Sala Operativa de L’Aquila, che dopo un inseguimento ha costretto il veicolo a fermarsi.

I due uomini a bordo dell’auto sono riusciti a fuggire nelle campagne circostanti, ma uno di loro, un cittadino albanese di anni 27, giunto dal paese di origine da qualche settimana è stato raggiunto ed arrestato. Da qui si sono sviluppati ulteriori approfondimenti investigativi, che hanno permesso di appurare l’esistenza di un sodalizio articolato e strutturato che opera tra le provincie dell’Aquila, Rieti, Perugia, Terni e Roma, mettendo a segno più “colpi” a settimana.

In manette sono finiti Hysen Loca, 29 anni, e Ilir Rinxhi, 34anni. Un terzo soggetto, è ancora ricercato e probabilmente è riuscito a fuggire all’estero. Sono state emesse, inoltre, altre due misure cautelari nei confronti L.L. di 32 anni e K.K. di 26 anni, tutti di nazionalità albanese.