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Navelli, ricostruzione centro storico: i cittadini scrivono a Gianni Chiodi

Navelli. Inerzia e immobilismo. Sono esasperati i cittadini proprietari di immobili del centro storico di Navelli. Esasperati dall’assenza delle istituzioni locali, che li ha spinti a dar vita ad un Comitato avente come fine suo proprio la ricostruzione post sisma del borgo antico. Uno tra i più belli d’Italia, nonostante purtroppo da diverso tempo si trovi nel più totale stato di abbandono e viva un progressivo spopolamento.

Il Comitato ha, quindi, deciso di rivolgersi direttamente al Commissario per la Ricostruzione Gianni Chiodi, al quale chiede un intervento immediato.

“Più volte” scrivono “abbiamo sollecitato l’Amministrazione Comunale ad avere un confronto con noi cittadini sulle problematiche inerenti la ricostruzione del centro storico e, quando finalmente dopo lunghi mesi di attesa, l’occasione si è presentata, l’incontro è avvenuto in un giorno infrasettimanale e in un orario tali da non favorire la partecipazione di molti di noi non residenti e proprietari di seconde case. Abbiamo chiesto di poter presentare proposte di aggregato e di intervento nella consapevolezza che ciò porta ad un’accelerazione del processo di ricostruzione come d’altronde prevede la normativa vigente in materia e come da tempo hanno già fatto altri comuni del cratere. Di tutta risposta, da quasi un mese ormai, ci è stato riferito dell’imminente stipula di una convenzione con un’università, non meglio precisata, ai fini della predisposizione del piano di ricostruzione che l’Amministrazione Comunale intende attuare su tutto il centro storico. Sappiamo bene che i piani di ricostruzione sono strumenti obbligatori per i sindaci in quanto soggetti attuatori, Lei stesso l’ha ribadito più volte, tuttavia è anche vero che un piano di ricostruzione crediamo vada realizzato dove serve realmente, ovvero dove ci sono aree urbane da riqualificare, data la presenza di crolli o di edifici da demolire, altrimenti comporta soltanto un inutile allungamento dei tempi oltre che uno sperpero di risorse pubbliche sottratte alla ricostruzione, quella vera si intende”.

Tuttavia, secondo il Comitato, la cosa più grave è che l’Amministrazione Comunale intende procedere “di pari passo” nel processo di ricostruzione dei centri storici di Navelli e di Civitaretenga nonostante la situazione dei due centri sia di gran lunga differente. “Mentre la frazione di Civitaretenga, infatti, ha riportato purtroppo ingenti danni dovuti a numerosi crolli che hanno determinato l’istituzione a tutt’oggi di una zona rossa, a Navelli nulla di tutto ciò si è verificato. I pochissimi interventi di messa in sicurezza si sono conclusi da tempo e anche i servizi non si sono mai interrotti. Se l’Amministrazione Comunale è arrivata ad assumere tale scelta, magari dettata da ben altre motivazioni, a noi cittadini interessa unicamente il completo recupero del nostro centro storico e di poter rientrare al più presto nelle nostre case che mai vorremmo essere costretti a dover abbandonare. Inoltre, ci preme sottolineare che, se non si interviene in tempi brevi, proprio per la tipologia delle costruzioni (sec. XVI-XVIII), i danni fino a qualche tempo fa stimati medio-lievi purtroppo continueranno ad aggravarsi ulteriormente con conseguenti notevoli incrementi dei costi di riparazione”.

E concludono: “Carissimo Presidente, ci creda, la situazione è divenuta per noi davvero insostenibile. Pertanto ci rivolgiamo a Lei invitandoLa a visitare appena possibile il centro storico di Navelli così da rendersi conto personalmente del suo stato e da poter intervenire direttamente sulla questione”.