Il presidente della Provincia dell’Aquila e sindaco di Pratola Peligna, Antonio De Crescentiis, ha voluto ricordare così il Maestro, venuto a mancare questa mattina a 96 anni nella sua Sulmona, ‘città con cui ha avuto un legame forte e profondo’.
‘Le sue opere, di grande valore storico e artistico, rappresentano per noi un prezioso patrimonio culturale. Siamo orgogliosi – ha aggiunto il presidente – di aver contribuito alla loro conoscenza da parte degli amanti della pittura e del grande pubblico, attraverso l’esposizione permanente, inaugurata lo scorso mese di marzo a Palazzo Mazara, dei 100 dipinti che il Maestro, con grande generosità, ha donato nel 2004 alla Provincia dell’Aquila’.
‘In quell’occasione, con la sua presenza, Italo Picini ci ha regalato momenti di grande gioia’.
‘Come sindaco di Pratola Peligna – ha aggiunto De Crescentiis – voglio ricordare il sentimento di grande affetto che, attraverso la donazione di alcuni suoi dipinti al nostro Comune, il Maestro Picini ha dedicato alla nostra comunità. La sua profonda sensibilità continua a vivere nelle sue opere d’arte’.
Italo Picini si è spento questa mattina nella casa di riposo di Santa Chiara a Sulmona, dove era ospitato da un mese in seguito all’aggravarsi delle sue condizioni di salute. Artista e pittore, classe 1920, bugnarese di origine, ma residente a Sulmona, dove ha vissuto e lavorato, era apprezzato da tutti come un artista di prestigio che era riuscito a conquistarsi fama che travalicava i confini nazionali, ritenuto dalla critica uno dei maggiori artisti del secondo dopoguerra.
Già preside dell’istituto d’Arte di Sulmona, in cui aveva insegnato pittura, disegno e arte del tessuto; per anni si è dedicato al recupero e rilancio della tessitura antica abruzzese, incassando larghi consensi dalla critica specializzata. Moltissimi i premi nazionali e internazionali che gli sono stati conferiti, come molte sono le mostre importanti, in Italia e all’estero, in cui sono stati esposti i suoi quadri.
Partecipò alla Biennale di Venezia, alla Quadriennale e alle più prestigiose rassegne nazionali. Un centinaio delle sue opere pittoriche ( gran parte della sua produzione artistica) è stato donato alla collettività tramite la Provincia dell’Aquila, sistemato in una mostra permanente all’interno dell’antico palazzo di via Mazara a Sulmona, sede peligna dell’ente.
Otto esemplari di arazzi pescolani, eseguiti nel suo ex studio di palazzo Tabassi, sono custoditi nel museo di Pescocostanzo. A lui spetta la rinascita di questa validissima tradizione italiana. Picini, da tutti gli esperti del settore, è considerato un innovatore e precursore nell’interpretazione artistica.
L’estremo saluto all’artista, il quale ha voluto che nella bara fosse coperto solamente da un lenzuolo, sarà dato domani giovedi 13 ottobre con una cerimonia semplice nel cimitero di Sulmona, tra parenti, amici e quanti gli volevano bene.