L’Aquila. Arginare i fenomeni mafiosi o di criminalità organizzata nella ricostruzione post sisma.
E’ uno degli obiettivi che perseguirà il nuovo dirigente della Squadra Mobile della questura dell’Aquila Gennaro Capasso, già a capo della Mobile di Teramo, insediatosi lo scorso 20 settembre.
Capasso, presentato stamani alla stampa dal questore Alfonso Terribile, subentra a Maurilio Grasso, trasferito alla Squadra Mobile di Roma.
‘Il mio predecessore – ha sottolineato Capasso, ha fatto un lavoro brillante e intendo andare avanti sulle orme da lui tracciate. In questura ho trovato un ottimo clima, una collaborazione percepita da subito. Arrivo a L’Aquila con grande entusiasmo e per me il capoluogo è una città gradita e ritengo importante l’esperienza aquilana.
Mi impegnerò subito per vedere quale sia il modo migliore per fronteggiare le emergenze. Ho potuto già constatare che in questura ci sono le premesse per lavorare bene. Questo è un periodo di studio – ha osservato il capo della Mobile – e devo prendere coscienza della situazione. Teramo aveva le sue problematiche, L’Aquila ha le sue’.
Capasso ha comunque annunciato che riserverà ‘massima attenzione ai reati predatori, ‘poichè sono quelli che colpiscono maggiormente i cittadini.
‘La questura dell’Aquila credo sia messa bene, non mi pare di ravvedere particolari carenze di organico’.
Capasso, che ha una formazione tipica di polizia giudiziaria formatasi prima a Brescia e poi a Teramo dove è rimasto circa 15 anni ricoprendo vari ruoli, ha affermato di avere un buon rapporto anche con i magistrati della Procura aquilana proprio per il suo ruolo che svolgeva nella questura di Teramo.
‘Spero di dare il mio contributo a questa città con la collaborazione di colleghi con i quali si è già instaurato un buon feeling’, ha aggiunto il vice questore.
‘Il passaggio di consegne – ha affermato il questore – avviene in continuità con il lavoro svolto da Maurilio Grasso. Sono certo che il nuovo capo della Mobile si insedierà molto velocemente nel tessuto sociale aquilano così da capirne timori ed esigenze.
Essendo Capasso un punto di raccordo centrale con la Procura distrettuale aquilana di certo profonderà gran parte dei suo sforzi investigativi nell’estirpare, ove esistenti, infiltrazioni malavitose e della criminalità organizzata che a L’Aquila hanno sì cercato di attecchire ma le loro radici sono state sempre estirpate grazie ad un lavoro certosino di intelligence spesso concretizzatosi con un’attività interforze che ha sempre saputo dare i suoi frutti’.