E’ quanto emerge da uno studio realizzato dall’Ordine dei ministri degli Infermi Camilliani con il coordinamento scientifico dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, il sostegno della Caritas Italiana e la collaborazione dei pediatri abruzzesi, ha interessato 2.000 bambini abruzzesi, 500 di età compresa tra i 3 e i 5 anni e oltre 1.500 i tra i 6 e i 14 anni. Una ricerca finalizzata all’analisi scientifica del trauma vissuto dai piccoli che si trovano, loro malgrado, a vivere catastrofi naturali.
E’ proprio nella fascia d’età compresa tra i 6 e i 14 anni che si differenzia la risposta al trauma a seconda della maggiore o minore prossimità del bambino all’epicentro del sisma e che si fa consistente il dato legato alla Sindrome Postraumatica da Stress: ad esserne colpito è il 7,1% dei ragazzi, oltre 100 su 1.500.
Ancora più alto il dato relativo all’ansia legata all’evento traumatico, riscontrata nell’11% dei giovani sottoposti allo screening: 165 su 1.500. Seguono i disturbi dell’affettività (7,7%), ossia fragilità d’umore, ipervigilanza, esagerate o alterate risposte al contesto ambientale. Nella fascia che va dai 3 ai 5 anni non sono, invece, stati riscontrati problemi neuropsichiatrici gravi se non un disturbo d’ansia di probabile origine non post traumatica, che riguarda il 6% dei casi.