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Terremoto L’Aquila, al via la ricostruzione delle case E

L’Aquila. Avviare immediatamente i lavori sugli edifici gravemente danneggiati dal sisma, classificati E e favorire il rientro dei cittadini nelle loro case. Sono questi gli accordi raggiunti oggi al tavolo tecnico sulla ricostruzione pesante, a cui ha partecipato tra gli altri il Commissario delegato per la Ricostruzione e presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi. Il dibattito si è aperto all’insegna della condivisione, della trasparenza e della volontà reciproca di collaborazione tra le istituzioni e i tecnici riuniti a palazzo Silone per trovare una soluzione adeguata alle criticità emerse nel corso del dibattito pubblico sulla normativa esistente. Problematiche segnalate dagli ordini professionali su richiesta dello stesso Commissario Chiodi, che oggi ha presiedato il tavolo tecnico coordinato dall’architetto Gaetano Fontana della Struttura Tecnica di missione per sollecitare la ricerca di soluzioni condivise e dare risposte concrete alla popolazione aquilana.

“Grazie all’incontro di oggi, improntato alla soluzione condivisa delle criticità legate alle case E – ha detto Chiodi – alcuni dubbi dei professionisti sulla normativa vigente sono stati chiariti; altre tematiche marginali saranno discusse in seguito, ma non sono ostative alla ricostruzione. Finalmente si è raggiunto il punto di equilibrio”.

Con l’occasione Chiodi ha chiarito che “la scelta del sistema dell’indennizzo invece che del contributo ha messo la ricostruzione in mano ai cittadini e alle imprese aquilane e oggi sia l’ordine degli ingegneri, che l’ordine degli architetti, ma soprattutto l’Ance hanno dimostrato di essere pronti a partire con i lavori sulle case E”.

Al tavolo tecnico hanno partecipato anche il Commissario vicario, Antonio Cicchetti, oltre ai presidenti degli ordini professionali di ingegneri, architetti, geometri e periti industriali della Provincia dell’Aquila, anche i rappresentanti di Confindustria, Apindustria-Confapiedil, Ance dell’Aquila, Fintecna, Cineas e Reluis e i tecnici dei Comuni delle 9 aree omogenee, tra cui il Comune dell’Aquila.