Un rito laico ma intenso quello celebrato per Luca, salutato da quanti avevano condiviso con lui l’esperienza dura ma entusiasmante della montagna. Sulla bara spiccano gli “attrezzi” più cari a Luca: una piccozza ed un paio di scarpe da montagna, con due fotografie, che stampano nella mente di tutti quel sorriso che Luca sapeva ogni giorno offrire a tutti.
Al momento della tragedia Luca D’Andrea e Roberto Iannilli stavano aprendo una nuova via sul Camicia. Davano un nome ad ogni via nuova che riuscivano ad aprire.
Nomi particolari come “compagni dai campi e dalle officine” e “lotta di classe”, la prima nella nella vetta occidentale del Corno Grande e la seconda nella parete est del Corno Piccolo. Nomi che rivelano le loro idee e il modo di affrontare la vita da parte di Luca evidenziato anche oggi pomeriggio durante il suo ultimo viaggio.
foto ansa