Si tratta di Mauro Dolce, responsabile unico del procedimento per il progetto Case presso il dipartimento della Protezione civile; Gian Michele Calvi, direttore dei lavori del progetto Case; Michel Bruno Dupety, presidente del consiglio di amministrazione della Alga Spa una delle ditte fornitrici; Marioni Agostino, amministratore della stessa ditta; Donatella Chiarotto, presidente della Fip, altra ditta fornitrice di Padova; Mauro Scaramuzza, altro dirigente della stessa ditta veneta. Gli avvisi di garanzia sono stati notificati alle parti ieri pomeriggio dopo l’accoglimento, da parte del gip, dell’incidente probatorio richiesto dal pm titolare dell’inchiesta, il sostituto Fabio Picuti per chiarire alcuni aspetti relativi al funzionamento del 4.896 isolatori sismici a pendolo.
Secondo il pm tali isolatori sarebbero stati, al momento della fornitura e del montaggio, privi dei necessari certificati di omologazione e qualificazione del servizio da parte del Consiglio superiore dei lavori pubblici. Sempre secondo l’accusa, Calvi e Dolce pur consapevoli della mancanza delle certificazioni avrebbero accettato gli isolatori e avrebbero dato il via al montaggio venendo meno ai loro doveri di controllo. La perizia richiesta dal Pm Picuti è volta ad accertare l’esatta tipologia di isolatori che sono stati montati nelle 19 aree del progetto Case; il materiale utilizzato e se idonei per gli scopi per i quali sono stati sistemati. Nell’ambito del filone d’inchiesta la Procura della Repubblica dell’Aquila ha individuato nella presidenza del Consiglio dei ministri, Protezione civile, Regione e Comune dell’Aquila le parti lese. L’indagine fu avviata dopo un esposto di una ditta esclusa dalle forniture. Fino a due giorni fa il fascicolo era ancora a carico di ignoti. La svolta c’è stata nelle ultime ore, quando la Procura ha definitivamente circoscritto e individuato gli indagati.