Il primo cittadino, come sempre, non usa mezzi termini e chiede al commissario Gianni Chiodi ”di cambiare la rotta e fermarsi a riflettere, poiché mi sembra che, ormai, la confusione regni sovrana”. E aggiunge: ”Sarebbe il caso che il presidente della Regione e insieme commissario, ma anche la Struttura tecnica di missione, ormai distratta rispetto ai compiti per i quali era stata istituita, facciano quel che devono, vale a dire fissare norme certe per la ricostruzione e, soprattutto, un prezzario valido per mettere i cittadini nelle condizioni di poter presentare i progetti, in particolare per quanto riguarda il centro storico”.
Cialente ricorda poi che ”la ricostruzione è bloccata per questi motivi e si va delineando un vero e proprio fallimento della sua seconda fase, fallimento per il quale ritengo che una grossa responsabilità sia imputabile anche al Governo, che gioca con le ordinanze e con incarichi sub commissariali. Questa confusione deve finire!”.
E conclude con un appello, che rivolge ai cittadini: “Sono loro che devono vigilare affinché la ricostruzione della città e l’elaborazione di politiche per il suo sviluppo restino agli aquilani”.