Ricostruzione L’Aquila, Cialente replica a Chiodi: “i ritardi sono un problema di governance”

massimo_cialenteL’Aquila. Dagli studi Mediaset della trasmissione ”Mattino cinque”, il presidente della Regione Gianni Chiodi aveva annunciato ieri la disponibilità in cassa di 2,5 miliardi di euro, non ancora utilizzabili a causa dei ritardi dei Comuni (dell’Aquila e del cratere) nella presentazione dei Piani di ricostruzione.

E oggi dice la sua il sindaco de L’Aquila Massimo Cialente, “senza alcuna polemica, ma con lo spirito di voler delineare una diagnosi precisa e di poter individuare quindi una terapia idonea”. Il primo cittadino ha chiarito che proprio ieri ha avuto una lunga riunione con lo stesso Chiodi e con il vice commissario Antonio Cicchetti, “ai quali ho esternato le mie grandi preoccupazioni per il fatto che la ricostruzione post sisma è ormai bloccata da mesi. Ed io stesso ho sottolineato quanto sia assurdo e immorale che all’Aquila siano arrivati i primi fondi per la ricostruzione delle abitazioni, degli edifici pubblici, degli alloggi popolari e dei sottoservizi, ma che non siamo in grado di poterli spendere. Nel frattempo, le imprese che stanno ultimando i lavori di riparazione sugli edifici classificati B e C, quelli meno danneggiati, sono costretti a licenziare gli operai per mancanza di committenze”.

 

Cialente ha aggiunto poi che “nel corso dell’incontro ho elencato tutte le criticità’ che tuttora si registrano e che impediscono ai tecnici incaricati, e quindi ai cittadini, di presentare i progetti per la cosiddetta ricostruzione pesante, quella cioé relativa agli edifici classificati E. Mi riferisco, in particolare al prezzario per la Ricostruzione che, dal giorno della sua tardiva pubblicazione, il 24 settembre, è subito apparso uno strumento incompleto e insufficiente, nonché al fatto che ancora non vengono fissate le regole a tutela dei cittadini e delle imprese, per poter applicare in maniera legale, trasparente, efficace ed efficiente il meccanismo degli indennizzi per la ricostruzione delle abitazioni private”. Cialente dice di condividere pienamente ”le preoccupazioni dei colleghi sindaci dei piccoli Comuni sulle enormi difficoltà che si incontrano per pianificare le riperimetrazioni dei centri storici e per elaborare i Piani di ricostruzione ma, se li può consolare, posso ricordare loro che il Comune dell’Aquila, che sta applicando rigorosamente la tempistica prevista dai decreti firmati dal Commissario Chiodi e predisposti dalla Struttura tecnica di Missione, incontra enormi problemi proprio per l’assenza di certezze normative da offrire ai progettisti e perché ancora non si affronta il problema della rete dei sottoservizi”.

“Continuo a ripetere” insiste “che c’è un problema grave della governance nella fase di ricostruzione e ribadisco la necessità di tornare a lavorare insieme, riconoscendo il ruolo centrale degli enti locali nei processi di ricostruzione, sul modello del Friuli”. ‘Nella riunione di ieri Cialente ha poi chiesto al commissario Chiodi di poter disporre, come Sindaco, di una contabilità speciale, vale a dire vere e proprie anticipazioni di cassa, per far fronte ai costi dell’emergenza. Sono stanco di vedere imputate ai dirigenti e ai funzionari del Comune dell’Aquila responsabilità che non sono nostre, rispetto ai ritardi per il pagamento del contributo di autonoma sistemazione, delle opere provvisionali di messa in sicurezza, degli indennizzi alle attività produttive, per le spese relative ai traslochi, per la perdita di beni mobili e così via”.
“Finalmente” annuncia infine “la prossima settimana spero di poter ricevere le somme necessarie per pagare le opere provvisionali, nella speranza di essere ancora in tempo a salvare le imprese che, a causa dei ritardi nei pagamenti, stanno rischiando il fallimento. Questo non è il momento delle polemiche. E’ il momento invece di lavorare insieme, con spirito costruttivo, ma, soprattutto, dicendo come stanno le cose in maniera precisa perché, lo ripeto, solo diagnosi precise portano a terapie efficaci”.

 

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