La funzione, che è stata presieduta da monsignor Giuseppe Molinari, arcivescovo del capoluogo abruzzese, si è tenuta ad un mese esatto dalla sua riapertura, avvenuta lo scorso settembre, dopo la chiusura a causa di un nuovo presunto sciame sismico a fine estate. Chiamata in realtà Santa Maria del Suffragio, la chiesa fu eretta a ricorso delle vittime di un altro terremoto, quello del 1703 che provocò già all’epoca moltissimi danni alla città.
Il restauro è stato reso possibile in parte grazie ai fondi (3,2 milioni di euro) del governo francese.