Magliano de’Marsi. I carabinieri della Compagnia di Tagliacozzo hanno arrestato il presunto autore del tentato omicidio avvenuto nella notte tra il primo e il 2 novembre 2015 a Magliano de’ Marsi.
La vittima è un sottufficiale in congedo dell’Arma dei Carabinieri che venne attirato fuori di casa dall’esplosione di due ordigni rudimentali e poi fatto segno da due colpi di fucile da caccia calibro 12. L’arrestato si trova al momento nella caserma di Tagliacozzo e non si conoscono, per ora, ulteriori particolari.
A fare le spese dell’agguato fu Raimondo Di Lorenzo, brigadiere dell’Arma all’epoca in congedo da circa 4 anni. L’episodio si verificò nel piazzale intitolato a Berardino Amiconi. Secondo gli inquirenti chi agì voleva uccidere l’ex sottufficiale.
I pallini gli si conficcarono in più parti, in particolare sulla fronte, e alla gola, pallini che furono poi rimossi con un intervento chirurgico all’ospedale di Avezzano. Secondo quanto ricostruirono i carabinieri di Tagliacozzo, al comando del capitano Edoardo Commandè, le esplosioni furono causate proprio col pretesto di far uscire l’ex carabiniere, oggi 62enne.
Due ordigni rudimentali furono lanciati contro il portone di casa dell’ex sottufficiale, uno sotto la sua auto, l’unico che non esplose. Il cecchino si sarebbe appostato al di la’ della strada, dietro ad un’auto a pochi metri dall’ingresso di casa dell’ex brigadiere. Una volta che lo ha avuto a tiro ha fatto fuoco più volte. L’intento sarebbe stato quello di uccidere.