A scoprire il cadavere i carabinieri, che stavano battendo tutta la zona al confine fra Marche e Abruzzo, dopo la denuncia fatta dai genitori di Piera martedì. Nella camera da letto della ragazza i familiari avevano trovato un biglietto: “Cari babbo, mamma e nonna (la sorella vive da sola, ndr), vi ringrazio per tutto quello che mi avete fatto e dato. Vi voglio tanto bene. Un bacio”. Un messaggio di addio che aveva subito fatto temere il peggio. La salma è stata trasferita presso l’istituto di Medicina legale de L’Aquila, a disposizione dell’autorità giudiziaria, ma gli investigatori non nutrono dubbi sul fatto che la commessa si sia tolta la vita. Lasciando in auto Offida Piera Gabrielli non aveva portato con sé alcun effetto personale, tranne il telefonino, che per ore ha squillato a vuoto per poi dare il segnale di non raggiungibile. Negli ultimi tempi la giovane aveva detto che avrebbe voluto cambiare lavoro, ma secondo i familiari (il padre è un impiegato della Provincia di Ascoli) non aveva mai manifestato segni di particolare sofferenza o disagio.