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L’Aquila, in arrivo un nuovo ‘Cantiere della Partecipazione’

L’Aquila. La rinascita materiale della città non basta se, al tempo stesso, non si ricuce con cura e passione il suo tessuto sociale. Mentre a sette anni dal terremoto L’Aquila diventa il più grande cantiere d’Europa, è indispensabile che la comunità si riappropri dello spazio urbano e politico giocando un ruolo da protagonista e ridisegnando in prima persona il proprio futuro.
Il Festival della Partecipazione, in programma dal 7 al 10 luglio all’Aquila, intende offrire alla cittadinanza un’opportunità qualificata e riconosciuta per contribuire a definire le politiche pubbliche.

L’idea dell’evento nasce da Italia Sveglia!, un patto stretto da tre organizzazioni civiche – ActionAid Italia, Cittadinanzattiva e Slow Food Italia – accomunate dalla volontà di contribuire, ognuna con le proprie specificità, al cambiamento del nostro Paese.

Per la buona riuscita dell’evento si è costituito in questi giorni un Comitato Promotore sotto l’egida del Comune dell’Aquila, che patrocina il Festival e offrirà servizi, strutture e risorse per il suo svolgimento. Con quest’atto, l’amministrazione comunale ribadisce che la partecipazione è un valore irrinunciabile per coinvolgere la comunità locale nel governo del territorio, da elevare a segno culturale distintivo e diffuso.
Il programma del Festival si snoderà lungo alcuni percorsi tematici che permetteranno di vivere le diverse possibili declinazioni della partecipazione e dell’attivismo civico. Il percorso principale è denominato proprio “Partecipazione”, e attraversa in modo trasversale tutti gli appuntamenti del festival costituendo la trama in controluce dell’intero programma. Il secondo percorso, dedicato al “Cibo”, prevede laboratori esperienziali, dibattiti, incontri ed eventi di intrattenimento.

Ci sarà inoltre la possibilità di approfondire temi al centro del progetto di ricostruzione quali “Città, territorio e ambiente”, e di conoscere le nuove proposte in materia di “Arte sociale, cultura, scuola ed educazione” anche attraverso esperienze di teatro partecipato. Si parlerà di “Welfare” ma anche di “Sport” e del rugby, uno dei simboli della città. È inoltre previsto l’arrivo, nei giorni del Festival, della lunga marcia per L’Aquila, il cammino dei cittadini che dopo il terremoto ogni anno raggiunge il capoluogo abruzzese.

“Quando una città è colpita al cuore, non sono solo le mura e gli edifici a soffrire, ma anche la rete di relazioni umane, sociali e politiche. La scelta di organizzare il Festival all’Aquila, dove la comunità è tuttora dispersa e sta faticosamente cercando di ricostituirsi, ha un valore simbolico forte perché esclude ogni rappresentazione facile o accomodante dei fenomeni partecipativi e garantisce che il Festival della Partecipazione non sia un mero evento di comunicazione, ma uno strumento per contribuire a consolidare, con uno stile costruttivo e problematico, un’idea nuova di democrazia nel nostro Paese”, dichiara l’Alleanza “Italia, Sveglia”.

Il Festival della Partecipazione è pensato come un’occasione per parlare a tutti, non solo agli addetti ai lavori, per contribuire a definire cosa sia la partecipazione, raccontare e diffondere esperienze, pratiche e strumenti utili. L’obiettivo è dimostrare in modo concreto che i cittadini possono cambiare lo stato delle cose.

“Italia Sveglia” è un’alleanza tra le organizzazioni civiche ActionAid, Cittadinanzattiva e Slow Food Italia, nata lo scorso maggio con l’obiettivo di moltiplicare l’offerta di occasioni di impegno e attività per i cittadini, attraverso una collaborazione sempre più stretta tra le organizzazioni e aperta a ulteriori adesioni, al fine di mettere in comune competenze e capacità. ”Italia Sveglia” è convinta che cittadini consapevoli e attivi rappresentino una risorsa fondamentale per ridare fiato al Paese.

La prima iniziativa di “Italia Sveglia” ha riguardato la ristorazione collettiva nelle scuole, un tema che interessa circa 10 milioni di italiani e in particolare le famiglie. La campagna, lanciata nell’anno in cui l’Italia ha ospitato Expo 2015, ha richiesto al Governo una rimodulazione delle Linee di Indirizzo per la Ristorazione Scolastica del 2010, con particolare attenzione all’uso di prodotti locali e sani, il rispetto dei lavoratori coinvolti in tutte le fasi della produzione, la partecipazione di genitori e alunni alle scelte relative alla loro alimentazione, un’effettiva trasparenza e l’incentivazione di politiche di riduzione di sprechi e rifiuti.