L’Aquila. Il Ministero per i Beni e le Attività culturali destinerà, dal 2011 e per i successivi 10 anni, l’1% dei fondi Arcus (la Società di sviluppo arte, cultura e spettacolo) al recupero del centro storico dell’Aquila. Ad assicurarlo è il ministro Sandro Bondi, che oggi ha visitato la città dell’Aquila ed ha fatto il punto sullo stato del patrimonio culturale danneggiato dal terremoto del 2009.
La destinazione di una percentuale alla ricostruzione del centro storico è stato solo uno dei tre punti cardine affrontati nel corso della giornata: altri obiettivi fondamentali restano quello di sollecitare i Paesi stranieri che hanno adottato un monumento al rispetto degli impegni ed il restauro la vecchia sede del Conservatorio Casella.
Il Ministro è stato accolto dal presidente della Regione e Commissario per la Ricostruzione Gianni Chiodi, dal sindaco dell’Aquila e vice Commissario Massimo Cialente, dal presidente della Provincia Antonio Del Corvo e dai responsabili delle Soprintendenze.
”La riunione di questa mattina” ha detto Bondi “è l’ulteriore conferma che quando si collabora tutti insieme, ciascuno per la propria responsabilità, si ottengono risultati importanti. E’ questo il metodo che abbiamo sempre seguito e che continueremo a seguire. Oggi abbiamo dato l’avvio ad un percorso. Tornerò qui fra qualche settimana per verificare i frutti di questa giornata di lavoro. Non basta fare proposte o indicare progetti se poi non vengono seguiti. Col Presidente del Consiglio e con le istituzioni locali stiamo facendo un grande sforzo per superare la prima emergenza abitativa. Ma dobbiamo fare un ulteriore passo avanti, per recuperare il centro storico dell’Aquila e tutti gli altri centri storici del cratere”. Perché, ha aggiunto, ”recuperare il centro storico dell’Aquila significa rendere vivo uno dei luoghi più belli d’Italia. E questo è compito dell’intero Stato italiano e del ministero per i Beni e le Attività culturali, visto che il solo centro storico aquilano conta 250 edifici storici tutelati”.
La percentuale dell’1% equivarrebbe ad una somma pari a 25-30 milioni di euro, che affluiranno in maniera costante. “E’ un grande e concreto sforzo” ha spiegato Bondi “una misura che determinerà un flusso stabile di denaro, per un decennio, permettendo al Comune di portare avanti una progettazione. Uno sforzo notevole, ma doveroso. Prima riusciremo a farlo, prima potremmo presentarci alla comunità internazionale dimostrando che siamo in grado non solo di affrontare l’emergenza ma anche la fase del recupero”.
Oltre che al centro storico dell’Aquila, il ministro Sandro Bondi ha posto l’attenzione anche sulla famosa ”lista di nozze”, nella quale il premier, aveva inserito il nome di una quarantina di monumenti adottabili dai vari Paesi del Mondo. ”Passato il primo momento emozionale” ha detto “qualche capo di Stato ha dimenticato la promessa. Per questo, il ministro degli Esteri Franco Frattini ha deciso di ricordare quegli impegni, dando incarico all’avvocato aquilano Fabrizia Aquilio, di prendere i necessari contatti, perfezionando le intese”.
Chiarimenti anche per quanto riguarda il Conservatorio Casella. Dopo i dubbi se restaurare la vecchia sede o ricostruirla ex novo, si è optato per la prima ipotesi. Sul piatto c’è un milione di euro frutto della solidarietà degli artisti italiani. Bondi ha assicurato che entro due mesi la Soprintendenza per i Beni culturali presenterà un progetto esecutivo per l’immobile di Collemaggio. Il sindaco Massimo Cialente ha proposto a Bondi di guardare all’Expo 2015 come ad una sfida per il Paese nella ricostruzione del territorio terremotato. Insieme con l’assessore comunale Stefania Pezzopane, Cialente ha raccolto in un documento un ricco elenco di emergenze e priorità, rivolgendo al Ministro l’invito a ristabilire i contatti con le istituzioni che operano nel settore dello spettacolo.