L’Aquila. ‘I lavoratori della ASM Spa passeranno la Pasqua senza stipendi, senza salario. Da gennaio 2016 l’Azienda ha inaugurato una nuova era, quella di un comunicato che viene affisso mensilmente e all’ultimo momento come annuncio del ritardo nella erogazione della retribuzione.
Stavolta però è andata oltre: prima ha comunicato per iscritto il ritardo – corredato dalla classica locuzione “per motivi non imputabili ad ASM” – indicando il pagamento per il 25 marzo e poi non ha dato seguito a quanto indicato senza dare alcuna spiegazione.
Nessuno si è preoccupato dei lavoratori e delle loro incombenze, delle rate delle finanziarie, delle scadenze dei mutui, degli impegni in termini di assegno di mantenimento dei coniugi separati. Nessuno si è preoccupato delle famiglie dei lavoratori che arrivano sempre senza fiato al giorno della paga’.
La denuncia arriva da un comunicato congiunto firmato dalle segreterie provinciali di FP CGIL – UIL Trasporti – FIADEL – UGL Igiene Ambientale.
‘Questo ennesimo ritardo nel pagamento degli stipendi coincide con la decisione dell’ormai ex Amministratore Unico Rinaldo Tordera di esternalizzare il servizio relativo alla gestione delle buste paga. Esternalizzazione, tra l’altro, portata avanti con modalità che contravvengono al dettato contrattuale che, accanto ad altri elementi, sono al vaglio del Giudice chiamato ad esaminare la condotta dell’azienda a seguito del ricorso delle organizzazioni sindacali.
Inoltre il cedolino paga – consegnato anch’esso in ritardo ai lavoratori – contiene spesso errori in una o più voci e ciò a danno dei lavoratori (come nel caso del C.R.A.) e, talvolta addirittura e paradossalmente, a danno della stessa azienda! Molti sono gli interrogativi sul perché della scelta unilaterale dell’ex Amministratore di affidare ad una ditta esterna il servizio, dato che fino al dicembre scorso veniva espletato egregiamente dal personale interno.
Le organizzazioni sindacali continuano ad essere molto attente su cosa è accaduto e sta accadendo all’interno di ASM e ribadiscono che non è la mancata applicazione del Contratto Nazionale la ricetta per ottenere etica, trasparenza e razionalizzazione dei costi all’interno delle Società di partecipazione pubblica. Di chi è la responsabilità di aver costretto le famiglie dei lavoratori della ASM ad una Pasqua infelice?’, si chiedono infine i sindacati nella nota.