L’Aquila. Aumentata, all’Aquila e provincia, la dipendenza da gioco d’azzardo dopo il terremoto del 6 aprile 2009: la spesa pro-capite è passata da 780 euro, nel 2007, ai 1335 del 2012, ben al di sopra della media nazionale che è di 1416 euro, con una crescita pari al 73,7%.
I dati sono stati resi noti da Maurizio Fiasco, sociologo e presidente dell’Alea, l’Associazione per lo studio del gioco d’azzardo e dei comportamenti a rischio, in una conferenza stampa organizzata, nei locali del Touring club di Roma, dalla Scuola internazionale “Etica & Sicurezza” dell’Aquila, diretta dalla filantropa Paola Guerra Anfossi.
Tra gli elementi di criticità, le prime ubriacature a 11 anni ed a 13 il già diffuso consumo di cannabis. “L’altro campanello d’allarme – dice Fiasco – è relativo alle installazioni di slot-machine. Da una ricerca fatta su tre indicatori di esposizione, la provincia dell’Aquila risulta la più ‘invasa’ in assoluto. Sono 13,2 gli apparecchi ogni mille abitanti e 32,8 ogni dieci chilometri quadrati”.