L’Aquila. Anche stavolta avevano approfittato dell’assenza dei proprietari di casa per svaligiare un appartamento di via Amiternum a L’Aquila, ma grazie al tempestivo intervento dei carabinieri i loro piani sono andati in fumo.
E’ quanto avvenuto nelle primissime ore di questa mattina, quando i carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di L’Aquila unitamente ai militari della Stazione di Calascio, hanno arrestato in flagranza di reato, per furto aggravato in abitazione e ricettazione, due cittadini extracomunitari: un tunisino 52enne dimorante a Lucoli, e un 33enne di nazionalità marocchina, in Italia senza fissa dimora, dopo che avevano tentato di svaligiare un appartamento classificato categoria “E” (inagibile, ndr) a seguito del sisma del 2009.
Da diversi giorni i carabinieri tenevano sotto controllo il condominio dell’Ater di via Amiternum, composto da 12 appartamenti, di cui alcuni già oggetto di recenti raid predatori. Il condominio in questione era, infatti, già stato controllato nei giorni precedenti dai carabinieri in occasione di analoghi furti avvenuti ai danni di altri appartamenti dello stabile.
I militari, dopo aver constatato che il portone d’ingresso era stato letteralmente sfondato e notando strani movimenti all’interno, hanno deciso di controllare accuratamente tutti gli appartamenti dello stabile.
La ricerca ha dato i suoi frutti: i due extracomunitari sono stati sorpresi nelle due camere da letto dell’appartamento ancora intenti ad asportare numerosi capi di abbigliamento, in parte ancora sigillati, e materiale di vario genere tra cui libri, cellulari e carica-batterie.
Il materiale era già stato riposto in due grossi borsoni, pronto per essere asportato definitivamente e segno che i due, al momento dell’arrivo dei militari, erano in procinto di andare via con la refurtiva.
I vani dell’appartamento sono stati tutti rovistati; i mobili della camera da letto sono risultati danneggiati e gli arrestati avevano appena consumato alcune bottiglie di alcolici riposte in una credenza del salone.
Parte della refurtiva è stata riconosciuta dai proprietari e subito a loro restituita. Sono invece in corso indagini volte ad individuare l’esatta provenienza della rimanente refurtiva, nonche’ a verificare l’eventuale responsabilita’ degli arrestati in ordine ad altri analoghi fatti delittuosi.
Gli indizi raccolti dagli uomini del maresciallo Scarfagna, tutti concordanti, hanno quindi portato i militari a dichiarare i due extracomunitari in stato di arresto. Dopo le formalità di rito enrambi sono stati trattenuti presso le camere di sicurezza del Comando provinciale Carabinieri di L’Aquila a disposizione dell’Autorità Giudiziaria fino all’udienza di convalida, avvenuta nella tarda mattinata, al termine della quale è stata comminata a carico di entrambi la misura cautelare della custodia cautelare in carcere (casa circondariale di L’Aquila), dove sono stati poi tradotti.