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Torna l’appuntamento con ‘Ferrovie non dimenticate’ e la Transiberiana d’Italia

Sulmona. Il 6 marzo 2016 torna l’appuntamento con la Giornata nazionale delle Ferrovie Non Dimenticate. Giunta alla nona edizione, l’evento, organizzato come sempre della Confederazione della Mobilità Dolce (Co.Mo.Do.), alla quale Legambiente aderisce, quest’anno si apre con due novità.

La prima riguarda la durata dell’evento: non sarà più una singola giornata, ma un intero mese dedicato alla mobilità sostenibile, dal 6 marzo al 6 aprile 2016, con un programma ricco di eventi in tutta la penisola: dai viaggi sui treni storici alle escursioni a piedi o in bicicletta, ma anche incontri e dibattiti sulla mobilità dolce per confrontarsi e lanciare proposte a riguardo.
La seconda novità riguarda il nome: passando da “giornata delle ferrovie dimenticate a NON dimenticate”, per sottolineare e ricordare tutte quelle infrastrutture dismesse che, grazie all’impegno di Co.Mo.Do, e alla partecipazione di cittadini e istituzioni, sono tornate a vivere.

L’esempio arriva dalla Transiberiana d’Italia, la storica e suggestiva tratta Sulmona-Carpinone-Isernia che “unisce” Abruzzo e Molise attraverso la bellezza di paesaggi unici e panorami mozzafiato: dagli altopiani abruzzesi alle montagne del Parco nazionale della Majella. Lunga 128,7 km e inaugurata nel 1897 per collegare la “capitale meridionale” (Napoli) alle terre abruzzesi-molisane, la Transiberiana d’Italia, dopo essere stata chiusa definitivamente nel 2011 al traffico dei passeggeri ed essere stata quasi dimenticata, negli ultimi anni è tornata a rivivere grazie alla Fondazione FS Italiane e Associazione Le Rotaie Molise, raggiungendo sempre numero da record di presenze. Un segnale importante che indica la voglia di riappropriarsi e di non dimenticare il patrimonio storico-culturale e il potenziale turistico di queste linee secondarie.

Ad aprire la Giornata delle Ferrovie Non dimenticate sarà proprio il viaggio in treno sulla “Transiberiana d’Italia”, appuntamento clou di questa edizione 2016 per far scoprire ai passeggeri la bellezza dell’Appennino abruzzese-molisano, a bordo di un treno d’epoca che renderà ancora più speciale il viaggio.

L’evento vedrà anche la partecipazione di Luigi Cantamessa, Direttore Fondazione FS, Massimo Bottini, Presidente di Co.Mo.Do, Alessandra Bonfanti e Enrico Fontana di Legambiente, Giovanni Lolli, Vicepresidente Regione Abruzzo, Franco Iezzi, Presidente del Parco Nazionale della Majella, Antonio Carrara, Presidente nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, Francesca Aloisio direttore di Legambiente Abruzzo, Manuela Cardarelli, Presidente di Legambiente Molise, Paola di Laura, Presidente Regione Molise.

Per la stessa giornata FIAB Varese Ciclocittà e Legambiente Varese propongono un’escursione a piedi o in bicicletta lungo la Ciclovia Internazionale della Valmorea. Sempre il 6 marzo, la Giornata delle Ferrovie non dimenticate tra i viaggi turistici in treno storico propone anche quello sulla tratta Verona-Peschiera- Mantova, sulla Agrigento-Porto Empedocle, la Palermo- Agrigento, la Cagliari-Carbonia, e la Milano-Varallo Sesia. P

oi si continuerà con una serie di iniziative articolate durante l’intero mese di marzo, tra le quali il convegno “Sul binario giusto: esperienze e regole per promuovere la mobilità dolce nel paesaggio italiano”, in programma a Roma giovedì 10 marzo presso la Camera dei Deputati.

All’incontro parteciperà anche Legambiente con la sua presidente Rossella Muroni per ragionare sulle proposte normative in discussione in Parlamento e chiedere norme snelle e coordinate sul fronte delle ferrovie turistiche, di quelle dismesse, sulle greenways e la rete della mobilità dolce sui territori. Il mese si concluderà con la “Quarta Maratona Ferroviaria” da Palermo a Bagnoli per accendere i riflettori sui servizi ferroviari del Mezzogiorno, spesso in condizioni critiche ma ricchi di potenzialità turistiche non valorizzate, arrivando con una carrozza d’epoca al museo ferroviario di Pietrarsa (Na) dove si terranno gli Stati Generali del Turismo del Mibact .

“Le Ferrovie non dimenticate – dichiara Alessandra Bonfanti di Legambiente – rappresentano un importante patrimonio nazionale paesaggistico e culturale che merita di essere valorizzato e sono un’opportunità preziosa per avviare e incentivare una riconversione sostenibile all’insegna di un turismo di qualità. Molte ferrovie, un tempo dimenticate e abbandonate, sono state trasformate in vie verdi sulle quali pedalare, andare a cavallo, passeggiare. Altre sono state rimesse in attività e sono diventate luoghi di incontro e socialità, presidi ambientali e culturali, e fucine dell’economia civile come è successo da tempo in Europa e come stiamo provando a fare, grazie ad un protocollo tra Legambiente e RFI, per riattivare le stazioni impresenziate che da luoghi di abbandono stanno diventando spazi di socialità e fucine di economia civile. Un esempio per tutti la green station di Pescara e di Potenza, e a breve quelle di Brenna-Alzate (CO) e San Sistino di Livenza (VE). Per questo è fondamentale avere un progetto di riconversione per le linee dismesse e continuare a investire sulla manutenzione ordinaria di questo patrimonio ferroviario”.