Firmato, infatti, un accordo tra l’Anas e l’area protetta, che vigilerà sulla realizzazione del tunnel a servizio della stazione sciistica abruzzese. Controlli mirati al rispetto delle prescrizioni stabilite dal Via (valutazione impatto ambientale) della Regione per ridurre al minimo gli effetti negativi sull’ambiente.
Il passaggio alla fase operativa, che chiude un percorso avviato negli anni scorsi, è stato siglato in un vertice nella sede dell’ente dove il Commissario del Parco, Patrizio Schiazza e il Capo Compartimento dell’Anas, Valerio Mele, hanno sottoscritto il protocollo d’intesa che fissa indennizzo e ruolo dell’area protetta.
L’area protetta abruzzese incasserà anche 300 mila euro dall’Anas destinati a interventi di mitigazione dell’impatto ambientale e di riqualificazione dell’area adiacente la galleria. L’azione di controllo dell’area protetta sarà affidata a tre consulenti tecnici: un dottore forestale, un ingegnere idraulico e un dottore in biologia. Compito degli specialisti sarà quello di supervisionare l’esecuzione dei lavori, in particolare sugli interventi di mitigazione e di recupero ambientale della galleria Serralunga. L’ente parco ha ottenuto anche un primo indennizzo dall’Anas destinato a realizzare una zona umida a ridosso della bretella viaria per la raccolta delle acque piovane e di scolo.
Fuori dal tunnel, quindi, il Parco realizzerà un piccolo laghetto con tecniche ecocompatibili protetto da staccionate e fornito di punti di osservazione. “La zona umida, un sistema di raccolta delle acque piovane e di scolo, che sarà realizzato con tecniche di ingegneria naturalistica compatibili con un’area protetta”, spiega il direttore del Parco, Oremo Di Nino “serve per mitigare gli effetti negativi sull’ambiente. Nell’area saranno realizzati anche dei punti di osservazione e di informazione sull’avifauna per offrire un servizio in più ai turisti”.