Cemento al posto dei campi coltivabili, dunque. Ma Marisa Ferrauti, che in quel posto è nata e cresciuta, non ci sta. Per questo motivo ha deciso di attuare una singolare protesta, incatenandosi ai tubi di allaccio di un terreno agricolo. Proprio lì, infatti, un terreno confinante con i Map dei terremotati e con la sua abitazione, sarà realizzata una casa.
“Dobbiamo evitare che questo territorio splendido che ha un castello e palazzi bellissimi sia invaso dal cemento e deturpato” ha detto. “Se tanti cittadini, attuando l’ordinanza del sindaco, venissero a costruire qui, la situazione diventerebbe insostenibile, in quanto è chiaro che quelle case con autorizzazione provvisoria costate decine di migliaia di euro poi non verranno demolite”.
Marisa Ferrauti non ha alcuna intenzione di fermarsi qui e ha già annunciato un ricorso al Tar contro l’ordinanza del sindaco Fracassi ed un esposto alla Procura della Repubblica.