L’Aquila. ‘La CISL Università dell’Aquila intende fornire il proprio contributo al dibattito che si sta riaccendendo in questi sui giorni sui mezzi di comunicazione circa la riduzione del numero degli iscritti all’Ateneo aquilano e non può non ricordare come avesse espresso la propria massima preoccupazione in occasione della decisione degli Organi Accademici di introdurre il numero chiuso per l’accesso a 4 Corsi di Laurea dell’Ateneo (Scienze Biologiche, Biotecnologie, Scienze Psicologiche Applicate e Scienze Motorie), oltretutto proprio nell’anno in cui gli studenti avrebbero ricominciato a pagare le tasse.
Le conseguenze sono nei numeri forniti dallo stesso Ateneo sul proprio sito: nell’Anno Accademico 2013/2104 risultano 26412 iscritti di cui 8384 immatricolati; nell’ Anno Accademico 2014/2105 (il primo dopo l’introduzione del numero chiuso) 23335 iscritti di cui 5768 immatricolati. Un calo di oltre 3000 iscritti ed oltre 2500 immatricolati’, evidenzia in una nota Cisl Università L’Aquila.
‘L’Università rappresenta una risorsa fondamentale per il nostro territorio, sia dal punto di vista economico sia dal punto di vista della trama sociale. La decisione sul numero chiuso, pur se presa nell’intenzione di razionalizzare l’offerta formativa, rischia di innescare una spirale negativa e, come esito, un ridimensionamento dell’Ateneo.
La città dell’Aquila e tutto il comprensorio hanno bisogno di una Università forte, attrattiva per molti studenti, dalla Regione e da fuori Regione, che sono stati in questi anni e devono continuare ad essere un fattore di crescita culturale, sociale ed economica per la nostra città.
Ben venga quindi un dibattito che coinvolga l’Università, la politica, le forze sociali, i cittadini e gli studenti, con l’unico scopo di contribuire, ciascuno per la parte di propria competenza, a far crescere l’Ateneo, per qualificare ed anche ampliare, ove possibile, l’offerta formativa (in questo senso può andare, per esempio, la proposta di istituzione del Corso di Laurea in Logopedia, in discussione in questi giorni negli Organi Accademici, ed il cui iter è bene sia accelerato) e per rendere anche la città attrattiva ed accogliente nei confronti degli studenti.
L’obiettivo da raggiungere è il bene dell’Università, perché per l’Aquila il bene dell’Università è anche il bene per la città’, conclude nella nota.