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Protesta L’Aquila, il video degli scontri proiettato alla Camera

L’Aquila. L’Assemblea cittadina del Presidio permanente di piazza Duomo a L’Aquila vuole fare chiarezza sugli scontri verificatisi lo scorso 7 luglio a Roma. Per questo ha convocato per domani, mercoledì 14 luglio alle ore 16 nella Sala del Mappamondo della Camera dei Deputati, una conferenza stampa durante la quale saranno proiettati i filmati contenenti i momenti salienti della manifestazione.

L’obiettivo è quello di ristabilire la realtà dei fatti, “in modo che finalmente si torni a parlare dei problemi concreti del territorio colpito dal sisma”. Lo stesso video sarà proiettato, sempre domani alle ore 20.30, nel tendone del Presidio aquilano di piazza Duomo, al termine della tradizionale assemblea cittadina del mercoledì, che si svolgerà alle ore 18.

Intanto, sugli scontri nella capitale, e sulle due successive denunce, è intervenuto questa mattina Enrico Perilli, capogruppo di Rifondazione comunista al Comune dell’Aquila.

”La segnalazione alla magistratura di due presunti antagonisti presenti alla manifestazione popolare che si è tenuta a Roma” ha detto “è la classica conferma di come sia stata allestita una strategia in piena regola per screditare gli aquilani e la loro legittima protesta. Alle due persone denunciate va la piena solidarietà, soprattutto perché sono state scelte come i capri espiatori di disordini che non hanno generato né loro né i 5mila terremotati che hanno manifestato a Roma. A fronte di questa democratica iniziativa, la risposta dello Stato è stata l’ordine di prendere a manganellate gente senza più casa, affetti, lavoro. E per dare fondatezza a questa opera di repressione di stampo dittatoriale, è arrivata la denuncia di due persone, ritenute tra i principali sobillatori. Ma nessuno all’Aquila e in Italia ha l’anello al naso e tutti hanno capito che si è trattato di un progetto per fornire una versione dei fatti artificiosa, in modo tale da fuorviare la ricostruzione degli accadimenti che si sono susseguiti. A Roma sono stati picchiati senza motivo cittadini inermi, martoriati dal sisma e ancora alle prese con le gravi conseguenza di quest’ultimo. Questa è l’unica verità”.

Per questo, Perilli chiede che l’amministrazione comunale si faccia carico delle spese legali che i due ragazzi denunciati dovranno sostenere.