Morino. Domani l’amministrazione Comunale di Morino, la Riserva Naturale Zompo lo Schioppo, il Comitato locale per il Terremoto del 1915 chiuderanno l’anno di celebrazioni del Centenario del terremoto in piazza Sant’Antonio a Grancia.
Negli ultimi due anni la comunità morinese si è resa protagonista di numerosi eventi e manifestazioni finalizzati a ricordare il terremoto che 100 anni fa sconvolse la vita e le abitudini di Morino. Dopo un’attenta e laboriosa pulizia del borgo, un lavoro di riscoperta fisica dei luoghi, di studio delle fonti orali legate alle storie e di fonti archivistiche, Morino Vecchio è stata riconsegnata ai morinesi e a chiunque ne voglia assaporare l’atmosfera.
E’ possibile ora percorrere i sentieri e le strade che accompagnano passo dopo passo attraverso quello che e’ rimasto dell’abitato: la chiesa, il forno, l’osteria, la casa della famiglia Facchini con le botti in cemento armato ben conservate ed infine la grande Piazza San Rocco da cui si puo’ godere la vista a perdita d’occhio sui paesi circostanti.
Il programma della giornata prevede alle 7,52 i ritocchi delle campane di Morino, Grancia e Rendinara a ricordo delle persone che persero la vita la mattina del 13 gennaio 1915, alle 10,30 verrà celebrata la Santa Messa in Piazza Sant’Antonio a Grancia a suffragio delle vittime ed infine dalle 11,30 sarà possibile visitare i nuovi locali dell’Ecomuseo della Riserva Naturale Zompo lo Schioppo dove, grazie ai fondi PSR 2007-2013 della Regione Abruzzo, è stato possibile realizzare nuovi spazi e istallazioni didattiche sull’acqua e l’energia (il consumo dell’acqua nel mondo, l’acqua che lavora, il ciclo dell’acqua dalla sorgente al rubinetto); nello spazio esterno sono state messe a dimora varietà antiche di ortaggi e erbe aromatiche ed officinali autoctone.