In questi giorni, infatti, i dipendenti della struttura attendono con trepidazione la decisione del tribunale di Chieti, dopo la richiesta di fallimento avanzata dall’amministratrice Laura Berardi.
Nel caso in cui la richiesta venga accettata, la Santa Maria potrebbe ripartire con le sue attività e diventare oggetto di interesse per la vendita oppure per l’affitto della curatrice fallimentare.
La situazione sanitaria in cui versa la Marsica continua a peggiorare e la chiusura della casa di cura non ha certamente aiutato a risollevare le sorti.
La clinica, infatti, riusciva a sostenere ben 580 parti in un anno, oltre circa quattromila esami endoscopici, più visite di vario genere; attività che al momento sono state trasferite all’ospedale civile che, tuttavia, non riesce a sostenere l’enorme carico di lavoro.
Di conseguenza, il fenomeno delle “trasferte” è sempre più frequente e numerosi pazienti vengono spediti altrove, spesso anche in altre province.
L’esito del tribunale di Chieti è di fondamentale importanza per risollevare le sorti della sanità marsicana.
Francesca Lustrati