A distanza di sei anni e mezzo dal terribile evento che ha ferito profondamente l’Abruzzo, l’Ona e il Comune di Montereale hanno deciso di riunire studiosi e rappresentanti istituzionali per fare il punto della situazione nel corso del convegno “Amianto e terremoto, Progetto a(z)zero amianto”: l’appuntamento è per sabato 12 dicembre alle 15 in via Porta Marana, nella sede della Proloco di Montereale.
Se infatti una parte significativa dei detriti contenenti amianto è stata rimossa, secondo le informazioni dell’Ona un’altra parte è ancora lì, esposta alle intemperie nelle aree della città da ricostruire. In particolare sono le polveri a destare allarme, “perché in grado di contaminare l’aria con fibre microscopiche”.
“Una situazione grave, che accresce il rischio di insorgenza delle malattie causate dal micidiale killer – afferma l’Ona -. Ogni anno sono circa seimila i decessi riconducibili all’esposizione ad amianto” e i dati riguardanti la Regione Abruzzo verranno resi pubblici nel corso convegno, al quale interverranno il sindaco Massimiliano Giorgi, il presidente Ona Ezio Bonanni e componenti del Comitato tecnico-scientifico Ona. All’evento sono stati invitati a partecipare, tra gli altri, anche il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente e il vicepresidente della Regione Abruzzo Giovanni Lolli.
Nel corso del convegno l’Ona farà il bilancio della sua attività in Abruzzo, dove è stata costituita, così come in molte altre regioni italiane, una ‘guardia nazionale’, ovvero un’associazione composta da volontari “che stanno battendo a tappeto il territorio per mappare i siti contaminati e soprattutto per affiancare le amministrazioni locali nella pianificazione e finanziamento delle bonifiche”.
L’incontro sarà anche l’occasione per annunciare l’apertura di uno Sportello amianto regionale e di diversi sportelli locali: nuovi punti di riferimento per raccogliere segnalazioni e fornire alla popolazione il supporto tecnico e scientifico per tutte le problematiche amianto. A Montereale l’Ona Abruzzo sta già collaborando con l’amministrazione locale per risolvere “l’annosa questione di una vecchia fornace ormai fatiscente ricoperta di amianto e mai bonificata”.