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L’Aquila, Consiglio Comunale Straordinario in piazza Madama

L’Aquila. Giovedì 24 giugno il Consiglio comunale dell’Aquila si riunirà in seduta straordinaria aperta a Roma, in piazza Madama, davanti al palazzo del Senato.

“L’obiettivo” ha spiegato il presidente del Consiglio Carlo Benedetti “è portare nella capitale e nelle massime sedi istituzionali, le rivendicazioni dei cittadini aquilani e di quelli del cratere rispetto ai problemi della ricostruzione, della zona franca, dei finanziamenti e della restituzione delle tasse”.

Alla seduta di giovedì prossimo, che inizierà alle ore 10, saranno chiamati a partecipare i sindaci del cratere, i parlamentari abruzzesi, i consiglieri regionali del territorio e tutti i cittadini aquilani e dei comuni colpiti dal sisma.

”Da parte mia” ha concluso Benedetti “auspico la più ampia partecipazione possibile da parte di tutti, cittadini, istituzioni, associazioni di categoria. La nostra voce in difesa dei nostri diritti, primo fra tutti quello a sopravvivere, dovrà alzarsi con la forza e con la civiltà di cui abbiamo dato prova finora”.

Intanto, il primo cittadino de L’Aquila, Massimo Cialente, torna a proporre la tassa di scopo come unica soluzione per garantire un flusso di denaro continuo e regolare, evitando ritardi e stucchevoli stop alla ricostruzione.

“I risultati concretizzati in questi giorni rispetto a perimetrazione del centro storico e relativi avvisi” ha detto Cialente “dimostrano la volontà del Comune di snellire i tempi della ricostruzione ma, allo stesso tempo, inducono ad una amara riflessione sul fatto che l’ordinanza relativa alle linee guida riguardanti le abitazioni in categoria E sia stata pubblicata solo 3 giorni fa, con un ritardo rispetto alla data nella quale era stata proposta al Governo, di oltre tre mesi. E’ chiaro che, mentre a livello locale stiamo cercando di accelerare al massimo le procedure e stringere i tempi, lo stesso sforzo non è condiviso, anzi viene ostacolato, a livello centrale”.

Ma è anche un’altra la questione su cui il sindaco invita a riflettere. “Per rispettare le giuste attese sui tempi della ricostruzione, è necessario rivedere in maniera radicale il meccanismo che tanto ha penalizzato la riparazione delle abitazioni in categoria B e C, vale a dire quello dei passaggi Fintecna, Reluis, Cineas. Soprattutto si pone, in questo momento, la questione centrale delle risorse. Per quest’anno, infatti, degli 800 milioni di euro, che auspico siano immediatamente disponibili, ne resteranno solo 400, dal momento che l’altra metà dovrà essere spostata sul capitolo dell’emergenza e per tutte le somme rendicontate da tempo, a partire dal problema del pagamento dell’ospitalità negli alberghi. Poichè quello delle risorse potrebbe divenire il vero fattore limitante i tempi della ricostruzione, torno nuovamente a chiedere, come feci già l’8 aprile scorso, l’istituzione di una tassa di scopo o contributo di solidarietà. Non possiamo più accettare che ritardi come quelli nei pagamenti diretti per le abitazioni in categoria B blocchino, come sta accadendo, la ricostruzione della nostra città”.